Leonardo: firmato accordo su smart working e formazione

Migliorare e conciliare maggiormente il tempo vita-lavoro per circa tremila lavoratori. Questo è l’essenza dell’intesa siglata il 23 gennaio presso l’Unindustria di Roma, tra la direzione aziendale di Leonardo e le segreterie nazionali e territoriali di Fim Fiom e Uilm insieme alle RSU del Gruppo, sulle tematiche dello smart working e della formazione professionale.
Un accordo che comporrà il corposo e articolato contratto integrativo di Leonardo Spa “che confidiamo di firmare entro il mese di febbraio” ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
Parole positive e di speranza nel futuro che il leader dei metalmeccanici della Uil ha ripetuto il 24 gennaio durante la bella e molto partecipata assemblea nel sito di via Tiburtina a Roma, davanti a circa 200 lavoratori, iscritti e simpatizzanti.

VALORIZZARE LE COMPETENZE
“Un’intesa che va nella direzione della valorizzazione delle professionalità e delle competenze dei lavoratori” ha sottolineato Palombella, aggiungendo che l’accordo “rappresenta un’avanguardia nel nostro Paese e darà la possibilità a circa tremila lavoratori di poter lavorare da casa fino a otto giorni al mese, con benefici positivi nel bilanciamento e nella conciliazione del tempo vita-lavoro”. “L’accordo – ha sottolineato – delinea la nuova sfida che Leonardo sta portando avanti, ovvero coniugare la miglior conciliazione dei tempi vita-lavoro dei suoi lavoratori con la crescita di ricavi e aumento di produttività”.
Lo smart working e la formazione professionale rivestono un’importante ruolo in grado di migliorare la qualità della vita e la crescita professionale dei lavoratori di Leonardo. Non sono due aree di natura economica ma “non sono secondarie rispetto alle relazioni industriali e al salario, sulle quali abbiamo già trovato un’intesa con l’azienda nei mesi scorsi” ha continuato Palombella.

SMART WORKING
Nello specifico, l’intesa raggiunta il 23 gennaio sulla parte dello smart working va nella direzione di recuperare un gap che si era creato fra la Leonardo e le altre aziende così industrialmente evolute.
Si punta gradualmente a estendere questo strumento su larga scala, coniugando le esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro ma anche stimolando una migliore organizzazione del lavoro che potrà incrementare produttività e competitività.
Sarà esteso a duemila unità (mille dal 1° ottobre 2020 e altri mille dal 1° ottobre 2022) il numero dei dipendenti che potrà chiedere di accedere allo smart working, ed entro il 15 luglio 2020 verranno illustrate alle Rsu e comunicate a tutti i lavoratori le modalità che consentiranno di farne domanda.
Discorso differente per i lavoratori del sito di Genova, che continueranno con le attuali modalità fino a che l’emergenza in essere non sarà superata ed eventuali cambiamenti saranno frutto di un accordo fra le parti. Rientrano nel perimetro di applicazione anche le società LGS e Fata Logistic.

FORMAZIONE E CRESCITA PROFESSIONALE
Sulla formazione professionale gli obiettivi sono quelli di riportare le persone al centro dell’attenzione, attraverso la valorizzazione delle potenzialità rappresentate dai circa 30mila dipendenti della Leonardo in Italia. Per perseguire questi obiettivi “è necessario che tutti i soggetti coinvolti, a partire dall’azienda, recuperino la consapevolezza del lavoro, anche quotidiano, che questo comparto richiede, oltre gli investimenti necessari” recita il comunicato sindacale della Uilm. “Gli strumenti tecnico-organizzativi – prosegue il documento – sono stati perfezionati per favorire il coinvolgimento capillare in tutta la filiera (Sito, Divisione, Company), la sfida sarà renderli operativi per accrescere il valore aziendale e la coesione professionale, amalgama necessario per competere in tutti i settori in cui Leonardo opera”.
La Uilm, si sottolinea nel comunicato, “valuta positivamente questo risultato raggiunto e lo considera parte fondante del Contratto Integrativo, i cui capitoli vanno arricchiti ancora di altri temi su cui si continuerà a discutere, come quelli relativi a indennità, maggiorazioni, trasferte e tutta la parte normativa ancora da affrontare”.
Nel nuovo modello avviato con questo confronto, “la Uilm unitamente a Fim e Fiom vuole essere interlocutore propositivo poiché solo attraverso la piena partecipazione dei lavoratori si potranno raggiungere tutti gli ambiziosi obiettivi cui Leonardo può ambire” conclude la nota sindacale.

 

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