Ex Alcoa: ora impegno istituzioni per accordo su costo energia

Il 23 gennaio si è svolto presso la sede del Ministero dello Sviluppo economico il tavolo su SiderAlloys, ex Alcoa, a cui erano presenti la sottosegretaria Alessandra Todde, il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, della Regione Sardegna, quelli di Invitalia oltre a Giuseppe Mannina e Gaetano Libia in rappresentanza della multinazionale svizzera.

ENERGIA E GARANZIE ECONOMICHE
Un incontro che è stato giudicato positivamente da Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale Uilm del settore siderurgico, che ha “apprezzato la conferma da parte del Mise delle condizioni legate al prezzo dell’energia che consentono la sostenibilità del progetto di ripartenza dello smelter di Portovesme”. Ora, dichiara il referente della Uilm Nazionale, “tutti i soggetti istituzionali devono essere impegnati a supportare il negoziato tra SiderAlloys ed Enel per sciogliere il nodo delle garanzie del contratto pluriennale per la fornitura elettrica”.
Durante il tavolo è stata richiesta una garanzia economica alla multinazionale svizzera. “Fermo restando la legittimità della richiesta della fidejussione a fronte del rischio d’impresa di Enel per una fornitura di 5 anni più 5 per il sito sardo – dichiara Gambardella – riteniamo che vadano considerate le strategicità del progetto di riavvio dello smelter per il nostro sistema industriale italiano, riconfermato dal Mise, e l’importanza per il territorio del Sulcis come volano di sviluppo anche per altre attività che potrebbero avviarsi con significative ricadute occupazionali, a partire da tutti i lavoratori ex Alcoa in attesa di riassorbimento”.

CLIMA POSITIVO
Gambardella ritiene positivo il clima della riunione perché “ci confortano le esternazioni di tutti i presenti che confidano su una conclusione del negoziato fra SiderAlloys ed Enel nell’arco delle prossime settimane”. Per questo motivo, continua, “i rappresentati del Mise hanno chiesto a SiderAlloys di congelare qualsiasi intervento di utilizzo degli ammortizzatori sociali paventati dall’azienda e l’interruzione dei rapporti a tempo determinato”. “Infine – conclude – abbiamo richiesto una verifica puntuale dello stato di avanzamento dei lavori di revamping dello smelter da tenersi in tempi rapidi”.
Il confronto tra le parti proseguirà nei prossimi giorni in sede locale, in vista di un nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo economico.

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