Dopo i tre incontri in plenaria, inizia il lavoro delle commissioni tematiche e la discussione di merito nell’ambito del rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici Federmeccanica-Assistal 2020/2022. Il 15 gennaio si sono svolte le prime riunioni della Commissione Sicurezza sul Lavoro e quella sulle Politiche Attive del Lavoro.
PARTIRE DALLA PIATTAFORMA UNITARIA
Un confronto che deve partire dai punti e capitoli previsti dalla piattaforma unitaria di Fim Fiom Uilm, che dopo 16 anni hanno
presentato un documento comune a Federmeccanica che ha avuto un largo consenso tra i lavoratori metalmeccanici.
L’avvio della discussione di merito è stato auspicato e richiesto nelle scorse settimane da Rocco Palombella, segretario generale Uilm, per indirizzare un confronto “che parta dalle proposte e dai temi presentati da Fim, Fiom e Uilm, iniziando a trattare le richieste ed entrare nel vivo della trattativa”.
“Dai salari alla formazione – ha proseguito Palombella – dalla sicurezza al welfare aziendale, passando per l’inquadramento professionale e tutte le altre nostre richieste, bisogna iniziare a discutere dei temi, a partire dalle richieste della nostra piattaforma”.
I PUNTI SULLA SICUREZZA E POLITICHE ATTIVE
“La salute e la sicurezza sul lavoro devono rappresentare una priorità per le imprese e per chi ci lavora”. Così Fim Fiom e Uilm hanno scritto nella loro piattaforma unitaria.
Per arrivare a questo obiettivo “occorre proseguire e implementare iniziative quali la formazione mediante i «break formativi» da svolgersi nel contesto operativo così come vanno discusse le buone pratiche come la valutazione e lo studio dei quasi infortuni”. Inoltre le tre organizzazioni metalmeccaniche richiedono di “sviluppare progetti formativi che si basino sui comportamenti in ambiente operativo, coinvolgimento costante dei lavoratori sulle misure di prevenzione e sui fattori di rischio, rafforzando le normative relative alle riunioni specifiche e ai break formativi, rendendoli esigibili e periodici”.
Per quanto riguarda la formazione Fim Fiom e Uilm chiedono l’estensione di quella “congiunta Rls-Rspp sul documento di valutazione dei rischi, sui rischi interferenti, sul ruolo dei diversi soggetti in materia di controllo, prevenzione, interventi”.
Per quanto le politiche attive, i punti della piattaforma unitaria fanno riferimento anche a strumenti di gestione delle transizioni digitali e tecnologiche. In questa direzione si richiede “un confronto annuale in azienda sull’occupazione, sulle assunzioni, la stabilizzazione occupazionale, le tipologie contrattuali, l’occupazione femminile, l’inserimento e l’integrazione lavorativa dei disabili”. In particolare “nelle situazioni di crisi d’impresa per processi di delocalizzazione, crisi o ristrutturazioni, occorre definire l’obbligo a carico delle aziende di predisposizione di un piano sociale condiviso con le organizzzioni sindacali per evitare i licenziamenti”.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
La discussione di merito proseguirà il 21 gennaio con l’avvio degli incontri della Commissione Formazione Continua e di quella inerente l’Inquadramento Professionale.
Secondo Rocco Palombella va utilizzato “tutto il tempo necessario per arrivare a un accordo ma senza dilatazioni temporali inutili”.