Il 27 novembre presso la sede di Confindustria di viale dell’Astronomia si è svolto il secondo incontro per il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal dei metalmeccanici.
I DATI DEL 2019
Ha introdotto la giornata, davanti a decine di delegati di Fim Fiom Uilm provenienti da tutti i territori italiani, il direttore generale di Federmeccanica Stefano Franchi, con una esposizione dei dati economici congiunturali che verranno resi pubblici il prossimo 5 dicembre. Franchi ha evidenziato i segnali negativi del terzo trimestre del 2019, in continuità con i primi due dell’anno. Si è passati dal -0,5% al -1,4% fino al -1%, segnando il terzo trimestre negativo consecutivo e quindi una situazione di recessione tecnica.
Questo periodo complicato viene dopo un breve lasso temporale, tra il 2016 e 2017, dove, secondo Federmeccanica, si è visto una leggera ripresa, un po’ di ossigeno per le imprese e per l’economia italiana. Ma da inizio 2018 è iniziato una condizione negativa che tuttora si protrae, con gravi conseguenze occupazionali, ma anche di prospettive negative per il prossimo futuro. Una crisi che ha visto un aumento della cassa integrazione per i primi nove mesi del 2019 del 57%, con 9 milioni di ore corrispondenti a circa 100mila persone.
Le cause sono da ricercare sia per l’instabilità e per le incertezze della politica nazionale, sia dovute al calo dell’export, il rallentamento dell’economia mondiale, i dazi decisi dall’Amministrazione statunitense e le difficoltà della Germania che hanno ripercussioni e un effetto domino anche su molte realtà industriali italiane.
Uno dei settori della manifattura che ha sentito maggiormente la crisi è stato quello dell’automotive, che ha registrato un calo del 9% nei primi nove mesi del 2019. Un comparto industriale che rappresenta un volano e uno snodo fondamentale per l’economia italiana insieme alla siderurgia, anch’essa in grave difficoltà.
AUMENTO DEI SALARI
“Come era prevedibile, Federmeccanica e Assistal hanno esposto i dati economici riguardo i consumi interni, l’export e altri settori, evidenziando i segni negativi. Le controparti hanno fatto, inoltre, un breve bilancio sul contratto 2016-2019 in fase di scadenza” ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm. “A detta di Federmeccanica, pur in presenza di una situazione così drammatica in cui versano le imprese, con oltre 160 tavoli di crisi attualmente presenti al Mise, hanno assolto a tutti gli impegni previsti dal contratto sottoscritto” continua il leader Uilm. “Abbiamo ribadito – sottolinea – la nostra contrarietà a sviluppare una trattativa sulla base dei numeri. Le retribuzioni e il costo del lavoro non si possono e non si devono paragonare o comparare con altri costi, come quello delle materie prime e dell’energia. In una fase di recessione per rilanciare il nostro Paese è indifferibile l’aumento dei salari dei lavoratori”. “Con il rinnovo contrattuale del 2016 – continua – abbiamo compiuto delle scelte coraggiose evolvendo e cambiando il sistema contrattuale e quello delle relazioni industriali. Quindi abbiamo voluto riconfermare le scelte basate sull’importante strumento del welfare contrattuale, con la creazione di uno dei fondi più grandi di previdenza sanitaria gratuita prevista per i lavoratori e i loro parenti più stretti. Si sono rafforzati, inoltre, il fondo di previdenza integrativa, i flexibile benefits, il diritto individuale alla formazione”. “Quindi – prosegue – abbiamo richiesto un aumento salariale in linea con il processo di partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori al raggiungimento degli obiettivi aziendali. In particolare le nostre richieste vanno nella direzione della ripresa dei consumi interni affinché si rilanci l’economia nazionale”. “Pur registrando posizioni molto distanti in questa fase iniziale – conclude Palombella – siamo convinti di riuscire nei tempi giusti a rinnovare questo importante contratto”.
Il prossimo incontro è previsto per il 10 dicembre e sarà l’occasione per iniziare a discutere metodologicamente attraverso la riconferma e l’implementazione del lavoro delle commissioni tematiche su salario, formazione, salute e sicurezza, inquadramento, politiche attive e mercato del lavoro.