Nelle ultime settimane una serie di eventi confermano che il piano industriale di Fca, presentato il 29 novembre 2018, procede secondo quanto illustrato al sindacato nell’incontro di Mirafiori: la produzione del nuovo modello della Jeep Compass, lo spostamento dallo stabilimento ChnI di Foggia, quello di Fca ad Avellino e la fabbricazione dei nuovi modelli Ducato, fino al modello elettrico della Fiat 500 a Mirafiori. Ma andiamo a vedere nel dettaglio queste novità.
MELFI: NUOVA JEEP COMPASS
A Melfi, il 2 luglio, Fca ha ufficializzato l’avvio dei lavori per la produzione della Jeep Compass, anche nelle versioni elettriche, che si aggiungerà a quella della Jeep Renegade e della Fiat 500X.
“Dunque a Melfi – hanno dichiarato Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto e Marco Lomio, Segretario regionale Uilm Basilicata – saranno prodotti tre modelli che consentiranno non solo il consolidamento del presente ma soprattutto ci consentirà di avviare una nuova fase industriale proiettata verso l’innovazione tecnologica e un vasto programma di riqualificazione professionale di tutti i lavoratori”.
La Jeep Compass, che sarà prodotta con alimentazione a benzina, diesel ed elettrica rappresenta per Melfi un estremo valore aggiunto e soprattutto il riconoscimento del lavoro con grande senso di responsabilità fatto in questi anni dalla Uilm e del sacrificio dei lavoratori. Con questa nuova linea di produzione Melfi diventa uno stabilimento globale e da traino per il rilancio dell’intero settore dell’automotive in Italia.
NUOVI MODELLI DUCATO
Il 3 luglio Fca ha annunciato che dal 2021 produrrà ad Avellino i motori per il Ducato e non li acquisterà più dalla CnhI di Foggia. Il processo di cessazione della fornitura dovrebbe avvenire progressivamente da luglio 2021 ad aprile 2022, anche se si tratta di date ancora orientative.
“Questo atto aziendale rappresenta un fatto positivo per lo stabilimento irpino – ha dichiarato Ficco – mentre per quello di Foggia, già da tempo colpito dalla crisi del diesel e oramai prossimo alla scadenza degli ammortizzatori sociali, desta una forte preoccupazione e per questo è stato già avviato un confronto con la Direzione aziendale finalizzato a sopperire al venir meno della commessa, incrementando le forniture verso i clienti attuali, cercando clienti nuovi e riportando all’interno lavorazioni in passato esternalizzate. Per dare un dato della situazione foggiana, ricordiamo che la fabbricazione dei motori per Sevel rappresentano circa metà della produzione, vale a dire circa 150mila pezzi l’anno su un totale di 300mila. Da questi numeri – continua Ficco – si può capire che è evidente che per Foggia la perdita della commessa costituisce una perdita molto grave e che abbiamo circa due anni per sopperire a questa mancanza”.
Fca ha spiegato da parte sua che già da settembre dovrebbe essere in grado di individuare alcune attività da riportare all’interno, mentre oggettivamente la ricerca di nuovi clienti richiederà tempi più lunghi. Inoltre, l’azienda ha anche confermato gli impegni verso i colleghi assunti in somministrazione.
“In ogni caso – ha aggiunto Ficco – parte un processo di confronto continuativo con la Direzione aziendale, con cadenza almeno bimestrale a partire da settembre, con l’obiettivo entro il 2022 di generare le medesime ore lavoro che si hanno attualmente. La salvaguardia occupazionale in tutti gli stabilimenti rappresenta la nostra priorità assoluta e dunque con assoluta determinazione monitoreremo il processo di salvaguardia e rilancio delle fabbriche sia di Foggia sia di Avellino”.
FIAT 500 ELETTRICA A MIRAFIORI
L’11 luglio è stata inaugurata nello stabilimento Fca di Mirafiori la linea della produzione della Fiat 500 elettrica e questo rappresenta un segnale importante che il piano industriale aziendale procede secondo quanto illustrato alle organizzazioni sindacali dall’amministratore delegato Michael Manley a novembre 2018.
Dei 5 miliardi complessivi del piano industriale per l’Italia, l’investimento sulla 500 elettrica ammonterà a 700 milioni di euro; la sua produzione, prevista per il secondo trimestre 2020, impiegherà 1.200 persone per una potenzialità di 80mila veicoli l’anno. Per saturare i quasi cinquemila lavoratori del polo produttivo torinese del lusso, vale a dire delle Carrozzerie di Mirafiori e dell’Agap di Grugliasco, occorreranno anche altre iniziative, come il lancio delle versioni hybrid delle Maserati.
“L’avvio della produzione della 500 elettrica – conclude Ficco – rappresenta un evento molto positivo non solo per Torino, ma per tutta l’industria dell’auto italiana, anche perché dimostra che Fca procede sulla via della elettrificazione e dell’uso di fonti di alimentazione ecologicamente sostenibili. Oggi il segmento dell’elettrico rappresenta una piccola parte del mercato ma nei prossimi anni diverrà, secondo tutte le previsioni, assolutamente decisivo. In questo modo, attraverso l’elettrificazione della sua gamma, Fca dimostra di guardare al futuro e ancora una volta Mirafiori può fare la storia dell’industria automobilistica italiana e il rilancio dell’industria torinese”.