di Gianluca Ficco
Con 436 voti favorevoli e 108 contrari passa l’accordo sottoscritto da Fim, Fiom, Uilm ed Electrolux il 20 giugno sullo stabilimento di Susegana (Treviso). Si tratta di un’intesa molto importante, poiché porta ben 130 milioni di investimenti propedeutici alla assegnazione delle nuove produzioni nel 2021/2022; un’intesa purtroppo in controtendenza in un settore come quello degli elettrodomestici che da tempo versa in grave crisi. Ma è il segno che in Electrolux un lavoro importante è stato svolto anche da parte sindacale, se solo si pensa che nel 2014 ancora si lottava duramente per scongiurare chiusure e pesantissimi tagli di stipendio.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
I contenuti principali dell’accordo del 20 giugno sono relativi all’organizzazione del lavoro, ai turni e al ricambio generazionale. Relativamente alle turnazioni, rispetto ad un precedente accordo sul 6X3 (36 ore lavorate a settimana, pagate 40, con 3 turni alternati dal lunedì al venerdì e 2 turni il sabato), i permessi annui, che resteranno nella disponibilità dei lavoratori, verranno incrementati da 29 ore 54 ore. Quanto al gettito produttivo, a fronte di una richiesta aziendale di portarlo, sulle due future linee installate, a 100 pezzi all’ora nel tratto centrale della linea e a 104 nei tratti iniziale e finale, si è stabilito che il numero massimo non ecceda quanto già avviene in altre realtà del gruppo, vale a dire ai 94 pezzi all’ora in vigore a Porcia, con la specifica di poter andare a 2 pezzi in più nella sola parte finale delle linee, nelle postazioni connesse al collaudo e finitura, per poter rimettere in linea le rilavorazioni. A fronte del nuovo gettito produttivo, ci sarà però un aumento delle pause a 30 minuti, con tre pause da 10 minuti; l’intervallo retribuito per la mensa spetterà nei casi in cui, a fronte di richiesta individuale di straordinario, ci si dovesse trattenere oltre l’orario normale di lavoro. L’implementazione del piano sarà comunque oggetto di un percorso di confronto con sindacato (commissione cantiere) a partire dalla attuale fase preparatoria. Infine la Direzione aziendale ha dato disponibilità ad aprire nei prossimi anni esodi incentivati e volontari per complessive 100 persone, con incentivi pari a 12.000 euro per chi aggancia la pensione con un periodo di Naspi non superiore a 12 mesi, pari a 24.000 per chi aggancia la pensione con un periodo di Naspi non superiore a 24 mesi, pari a 72.000 euro per chi invece non riesce con la Naspi ad agganciare la pensione.
FINE DELLA CRISI
Dopo lo stabilimento di Forlì, anche quello di Susegana è quindi oramai fuori dalla crisi. Ma restano difficoltà da superare a Porcia, dove ancora sussiste il rischio di futuro ricorso ad ammortizzatori sociali, e soprattutto a Solaro, dove la disponibilità di ammortizzatori sociali scadrà a fine anno.