L’Editoriale

Cari lavoratori,

questo numero di Fabbrica società si presenta ancora una volta ricco di notizie su avvenimenti e iniziative della nostra categoria. Il 21 giugno scorso si è svolta a Taranto, nello stabilimento dell’ex Ilva, l’Assemblea di Federmeccanica. L’appuntamento, deciso già da tempo, era molto atteso e aveva uno scopo ben preciso: quello di concentrare l’attenzione del sistema imprenditoriale metalmeccanico e confindustriale, ma anche delle istituzioni e di tutto il mondo sindacale, sulla rinascita del polo siderurgico più grande d’Italia. 

È la prima volta nella storia di Federmeccanica che si decide di tenere l’Assemblea annuale all’interno di una fabbrica. Per noi non poteva che essere un’esperienza positiva perché da un lato dava un riconoscimento alla nostra organizzazione, per come avevamo scongiurato il rischio di chiusura, e dall’altro ci ripagava dello sforzo fatto nel raggiungere l’accordo del 6 settembre 2018. Nel corso di questi mesi, sempre a Taranto, si sono tenute anche le elezioni per il rinnovo delle Rsu che come sapete hanno premiato ancora una volta la nostra organizzazione. 

Purtroppo, però, la storia dell’Ilva, oggi ArcelorMittal, ci insegna che non si può mai abbassare la guardia. Ogni volta che crediamo di aver trovato un equilibrio arriva un colpo di scena. È stato così anche in questa occasione, infatti il nuovo acquirente ha prima annunciato la cassa integrazione ordinaria per circa 1.400 lavoratori a causa dell’andamento economico negativo legato al mercato dell’acciaio, poi è stata la volta del governo che ha deciso di eliminare l’immunità penale per ArcelorMittal con l’approvazione del Decreto Crescita. Da qui l’annuncio, che ha creato molta tensione, del Ceo di ArcelorMittal Europe, Geert van Poelvoorde, di possibile chiusura dello stabilimento di Taranto il prossimo 6 settembre. 

Inoltre, lo scorso 1° luglio abbiamo incontrato a Taranto i vertici di ArcelorMittal per scongiurare la cassa integrazione. Purtroppo, l’azienda ha deciso unilateralmente di procedere con il provvedimento, pertanto abbiamo dichiarato quattro ore di sciopero per il 4 luglio proprio nello stabilimento di Taranto. Lo stesso giorno che ArcelorMittal ha incontrato il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio. Mentre il 9 luglio saremo noi a incontrare l’azienda e il ministro presso il Mise per una verifica dello stato di applicazione del complesso accordo sindacale stipulato il 6 settembre 2018.

Il 22 giugno c’è stata una grande manifestazione organizzata da Cgil Cisl e Uil a Reggio Calabria, dallo slogan “Futuro al Lavoro”, con l’obiettivo di attirare l’attenzione di tutti sul tema sempre critico del Mezzogiorno. Nonostante le difficoltà per raggiungere Reggio Calabria e il clima molto caldo, la partecipazione è stata al di sopra delle aspettative. Il primo risultato è stata la convocazione di Cgil Cisl e Uil da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per il 3 luglio scorso. Al centro dell’incontro la prossima manovra economica. Il segnale è sicuramente positivo, ci auguriamo che produca risultati concreti. 

Il 27 giugno scorso, infine, si è tenuta la nostra Assemblea nazionale a valle di un percorso intenso iniziato a gennaio sui territori, con l’obiettivo di fare un bilancio della nostra attività di questi primi mesi dell’anno e di soffermarci sulle proposte da mettere nella piattaforma di rinnovo contrattuale del prossimo CCNL dei metalmeccanici. Il dibattito è stato molto intenso e l’Assemblea ha approvato le nostre proposte e l’ordine del giorno. I punti sono stati ora sottoposti a Fim e Fiom nel tentativo di realizzare una piattaforma unitaria da presentare al più presto a Federmeccanica.

Ci siamo assunti la responsabilità di formulare una proposta che prevede un incremento salariale che va oltre quanto previsto dall’indice Ipca. Crediamo che tutto questo sia indispensabile per far ripartire i consumi e il Paese. 

Questa settimana, dopo una falsa partenza, siamo riusciti a rimettere nel binario giusto la trattativa di secondo livello con Leonardo. Abbiamo fatto un verbale di accordo per garantire la detassazione del Premio di Risultato per quanto riguarda il 2019 e scongiurato l’idea iniziale di Leonardo di non voler concedere incrementi salariali in questo anno.

Il mese di luglio continuerà a essere un mese di impegni e importanti trattative. In particolare le vertenze dell’ex Ilva, Jabil e Whirlpool sono in questo momento l’emergenza su cui dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi per evitare la perdita di ulteriori posti di lavoro e trovare soluzioni.

Buona lettura… 

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