Assemblea nazionale Uilm: verso il Contratto

Si è svolta il 27 giugno a Roma l’assemblea della Uilm nazionale con il chiaro intento, da un lato, di fare una verifica delle vertenze più importanti che interessano il settore metalmeccanico; e, dall’altro, di affrontare il tema dei rinnovi contrattuali a partire da quello Federmeccanica-Assistal in scadenza alla fine dell’anno.
Il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, nella sua introduzione ha fatto il punto della situazione industriale che vive il Paese e affrontato alcuni temi-chiave come quello del salario minimo, di cui si parla tanto in queste ore. “Le 9 euro lorde sono un valido riferimento per quei lavoratori non coperti da contrattazione – ha detto – ma possono diventare una grossa insidia e un’uscita legalizzata da parte delle aziende dai contratti nazionali”.

SETTORE IN CRISI
Palombella ha poi ricordato come il settore metalmeccanico continui a registrare numeri allarmanti: i dati sulla produzione di aprile mostrano un calo dello 0,7% rispetto allo stesso mese del 2018 e, anche su base annua, c’è una contrazione dell’1,5%. In particolare, a trainare in negativo tutta l’industria manifatturiera, è il settore dell’auto: la produzione di automobili in Italia nel mese di aprile è calata del 22% rispetto allo stesso mese del 2018 e nel primo trimestre la flessione è stata del 19%.  “In questi anni – ha commentato il leader della Uilm – il nostro settore è quello che ha pagato più di tutti il prezzo della crisi: abbiamo perso 300mila posti di lavoro. Negli ultimi due mesi si è passati da 138 a 150 tavoli di crisi al ministero dello Sviluppo economico che coinvolgono circa 210.000 lavoratori”.

VERTENZE CALDE
A tal proposito, è recente la “doccia fredda” sull’ex Ilva di Taranto con l’ok della Camera al Decreto Crescita che, se approvato anche al Senato, cancellerà l’art. 2 della Legge del gennaio 2015 escludendo la responsabilità penale e amministrativa di ArcelorMittal nel periodo di durata del piano ambientale. “In effetti – ha detto Palombella – il ministro Di Maio con questa decisione sta cambiando il quadro normativo del contratto sottoscritto da Mittal. La vicenda dell’Ilva è la rappresentazione reale di come sulla pelle di migliaia di lavoratori si gioca il consenso elettorale”.
E su Whirlpool il Segretario si è detto “moderatamente fiducioso” visto che “dopo tante iniziative di lotta, si è aperto uno spiraglio e, durante l’ultimo incontro al Ministero, per la prima volta non si è parlato di chiusura. Noi siamo pronti ad affrontare il tema della competitività e dell’abbassamento dei costi, ma con un unico obiettivo: il sito di Napoli deve continuare a produrre lavatrici senza perdita di posti di lavoro”.

RINNOVO DEL CCNL VICINO
Infine, l’assemblea ha elaborato la piattaforma sul prossimo rinnovo del CCNL dei metalmeccanici che verrà ora sottoposta a Fim e Fiom con l’obiettivo, si spera, di presentarsi uniti a Federmeccanica e iniziare la discussione di merito.
Tra i punti salienti della proposta vi è la richiesta di aumenti economici nel periodo 2020-2022 pari mediamente all’8% degli attuali minimi contrattuali; la conferma della parte relativa al welfare aziendale date le positive esperienze di mètaSalute e Cometa; il tema degli inquadramenti professionali su cui serve una reale riforma; norme più rigide per il rispetto del vincolo delle 24 ore di formazione obbligatorie per tutti; un ripensamento dei nuovi regimi orari legati alle nuove tecnologie e industria 4.0 e in ultimo, ma di prioritaria importanza, il tema della salute e sicurezza con l’individuazione di precisi strumenti in grado di affrontare il fenomeno degli infortuni gravi e mortali. 

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