di Chiara Romanazzi
Il 16 e 17 maggio si è svolta a Bruxelles, presso la sede della Ces, la riunione del comitato esecutivo di IndustriAll Europe. I lavori del comitato esecutivo sono stati aperti dal dibattito sulle elezioni europee alla presenza del Segretario Generale Ces, Luca Visentini, il quale ha anche fatto una rapida presentazione del piano d’azione del 14esimo congresso Ces che si è svolto a Vienna dal 21 al 24 maggio, a cui la Uilm ha partecipato. Dal dibattito sulle elezioni europee nei vari Paesi dell’Ue è emersa una grande sfiducia da parte dei cittadini determinata dalle politiche di austerità e una preoccupazione generale per il futuro del movimento sindacale. Mentre i rappresentanti sindacali di alcuni Paesi, come la Germania, sono intervenuti dicendo che in vista delle elezioni europee stanno tenendo delle assemblee sui luoghi di lavoro in cui dicono ai lavoratori che votando a destra si vota a favore degli avversari dei lavoratori, i rappresentanti sindacali di altri Paesi, come la Spagna, hanno sostenuto che occorre prendere atto che le politiche di sinistra hanno fallito e che noi sindacati dobbiamo lavorare per ricostruire la fiducia dei lavoratori e dei cittadini.
Tutti hanno comunque convenuto sulla necessità di tornare ai valori dell’Europa sociale e che un isolamento dall’Europa non può far altro che peggiorare le condizioni economiche e di lavoro. Abbiamo bisogno di una solidarietà europea transfrontaliera per creare un movimento sindacale per creare un’Europa più forte e diversa.
POLITICA INDUSTRIALE
A proposito del risultato delle elezioni europee, Luc Triangle ha comunicato che dobbiamo garantire che la prossima Commissione europea si concentri sulla politica industriale. Invece, la direttiva sulla Contrattazione collettiva su cui sta lavorando la Ces (e che verrà discussa nel Comitato di contrattazione collettiva di IndustriAll Europe) deve essere usata come uno strumento per introdurre, fra le raccomandazioni per gli Stati membri, il sistema contrattuale in quei Paesi dove è stato smantellato.
Sempre in merito alla contrattazione, durante questo comitato esecutivo è stato presentato lo slogan della campagna sulla contrattazione collettiva di IndustriAll Europe dal titolo “Together at work” (Insieme al lavoro). La campagna verrà lanciata ufficialmente a settembre al Parlamento Europeo, occasione in cui verrà dimostrato il legame tra erosione del CCNL e l’impatto sugli stipendi e le condizioni di lavoro.
LE INIZIATIVE
Dopo l’appuntamento di settembre ci saranno altri mini appuntamenti che comporranno questa campagna: a novembre ci saranno iniziative che si concentreranno sulle aziende atte a dimostrare che dalla contrattazione collettiva nazionale traggono beneficio non solo i lavoratori, ma anche le imprese.
A gennaio 2020, invece, ci saranno iniziative atte a coinvolgere i giovani sul tema della contrattazione, mentre a febbraio ci sarà una giornata di azione europea e a marzo (mese della festa della donna) un’iniziativa su come la contrattazione può sostenere le pari opportunità.
CAMBIAMENTO CLIMATICO
Anche durante questo Comitato esecutivo abbiamo discusso del cambiamento climatico e dell’ambizioso piano dell’Unione europea di arrivare al 2050, a proposito del quale IndustriAll Europe ha elaborato un documento che si chiama “Un pianeta pulito per tutti”.
Abbiamo discusso sulla necessità di avere azioni nel breve periodo per non arrivare impreparati al 2050, anno in cui l’Ue ambisce ad arrivare a un’industrializzazione a emissione zero, affinché i settori coinvolti da questa strategia possano iniziare ad adeguarsi. Non solo, ma ci vuole una transizione giusta per i lavoratori poiché l’industria a zero emissioni avrà degli impatti occupazionali.
RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI
È stata poi presentata una veloce carrellata delle maggiori ristrutturazioni in Europa: Tata Steel e ThyssenKrupp che il 10 maggio hanno annunciato di aver annullato il piano di fusione di joint venture; Alcoa che ha aperto una fabbrica in Arabia Saudita che produce 10 volte di più rispetto alle fabbriche chiuse in Spagna a prezzi energetici più bassi; Siemens che ha annunciato lo spin off di attività di gas e power, con un taglio di 10mila posti di lavoro; ArcelorMittal che ha rilevato l’Ilva disinvestendo in sei stabilimenti europei che a loro volta sono stati rilevati da Liberty House.
A tal proposito IndustriAll Europe sta lavorando su un accordo quadro per Liberty House e la creazione di un nuovo Cae sia per ArcelorMittal (poiché appunto è subentrata all’Ilva) che per Liberty House: entrambi i lavori ci vedranno impegnati poiché siamo presenti sindacalmente in entrambe le aziende.
Viste le numerose ristrutturazioni aziendali nel settore industriale in Europa, è nata la necessità di convocare una conferenza di politica industriale incentrata sul tema delle ristrutturazioni che si terrà il 24 e 25 settembre a Blakenberge in Belgio, con il finanziamento della Commissione europea.
IL PROSSIMO CONGRESSO
Infine, è stato affrontato il tema del prossimo congresso IndustriAll Europe che si svolgerà a Salonicco dal 28 al 30 maggio. Da novembre dello scorso anno si stanno riunendo dei think thank per preparare questo congresso e il prossimo si riunisce a Madrid il 4 e 5 giugno. Nel prossimo comitato esecutivo, che si riunirà a Helsinki a novembre, verranno presentate le bozze dei documenti congressuali, si deciderà sulle nomine del comitato Risoluzioni e Mozioni e verrà approvato lo slogan del prossimo congresso. Inoltre, da allora fino a fine gennaio 2020 ci sarà modo di emendare la risoluzione, il piano di azione e lo statuto.