di Andrea Farinazzo
Si è svolta lo scorso 16 aprile presso la sede di Assolombarda la prima giornata di studio congiunta tra Responsabili del servizio di prevenzione e protezione (Rspp) e i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) del settore Metalmeccanico di Milano, promossa dal Gruppo di Lavoro composto dalla stessa Assolombarda e da rappresentanti di Fim Fiom Uilm territoriali. La Uilm Milano Monza e Brianza partecipa anche al Gruppo di Lavoro analogo che vede coinvolti Assolombarda e Fim Fiom Uilm del territorio monzese. Il Gruppo di Lavoro milanese ha iniziato la propria attività nel febbraio 2018, per diffondere la cultura della sicurezza e della prevenzione nelle aziende metalmeccaniche del territorio, soprattutto attraverso iniziative idonee a favorire il dialogo ed il confronto tra Rls ed Rspp insieme alle altre figure coinvolte nel sistema di prevenzione aziendale.
IL TEATRO E LA SICUREZZA
Nella prima parte della mattinata sono state illustrate delle best practices di aziende presenti sul territorio, dove la collaborazione tra Rspp ed Rls aveva portato dei risultati. Ha destato molta curiosità il caso di una società che si occupa di acciaio, che ha sostituito il solito percorso di formazione in aula con uno spettacolo teatrale che ha coinvolto tutti i lavoratori. Un nuovo modo di fare formazione, denominato “10 volte sicurezza” che propone un percorso sulla materia guardando non soltanto al lavoro e all’impresa industriali, ma anche alle scuole e alla gestione del rischio e delle emergenze in senso lato (come i terremoti).
Per incidere su atteggiamenti e comportamenti che sono legati, anche per quanto concerne la sicurezza, a una cultura e a valori radicati nel tempo, è dunque necessaria una nuova modalità di formazione. Solo una formazione che sia in grado di vincere le difese al cambiamento di idee e abitudini, può aumentare realmente le tutele di lavoratori e lavoratrici nei luoghi di lavoro. E per superare tali difese si può fare riferimento alle potenzialità del metodo teatrale come strumento di consapevolezza, di crescita e di partecipazione. La formazione alla sicurezza per essere efficace nel prevenire infortuni e malattie professionali deve essere in grado di modificare i comportamenti non sicuri e ridurre gli errori e i comportamenti errati che spesso sono alla base degli infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro. Servono strumenti formativi nuovi, efficaci nel coinvolgere i lavoratori e nel renderli consapevoli dei rischi e del modo migliore di affrontarli tutelando la propria e l’altrui incolumità.
RAPPORTO TRA RSPP ED RLS
Quello che emerge dalle analisi dei questionari compilati dai partecipanti nel precedente incontro è che solo con buone relazioni si può ottenere un lavoro di gruppo, in sintonia con la materia. Di fondamentale importanza sono gli aspetti su cui verte la collaborazione:
- appalti e gestione delle interferenze;
- quasi incidenti “near misses”;
- coinvolgimento di tutti i soggetti nella valutazione e nella prevenzione dei rischi;
- formazione per lavoratori e preposti;
- la conoscenza e l’applicazione della vasta normativa;
- le condizioni/contesto lavoro.
Il problema più sentito dagli Rspp è quello della normativa in vigore, in particolare l’incertezza interpretativa di numerosi adempimenti (come esempio l’aggiornamento obbligatorio), seguono la complessità nella gestione degli appalti e interferenze, la formazione dei lavoratori (individuare i fabbisogni, modalità formative adeguate, contenuti, ecc).
Nella percezione degli Rls le priorità si capovolgono, con la normativa che risulta essere meno importante, mentre il tema dei mancati infortuni acquista una rilevante importanza. Esce molto dimensionata la gestione degli appalti in quanto gli Rls sembrano interessati marginalmente, mentre questa è una tematica che dovrebbe essere il cardine del rapporto Rspp ed Rls. In merito alla formazione è forte l’esigenza da parte degli Rls di dare un forte contributo in modo partecipativo e consapevole.
COME MIGLIORARE
Pensando a cosa possa servire al fine di svolgere al meglio il proprio ruolo, gli strumenti ritenuti più utili sono: gli incontri e le linee guida. Meno richiamati risultano essere gli strumenti informatici e la formazione; nonostante quest’ultima sia annoverata tra le principali criticità (solo gli Rls ne hanno ulteriormente sottolineato il bisogno) in più nella categoria di formazione differenziata è stata segnalata la “formazione non convenzionale” con tecniche innovative e al di fuori degli schemi convenzionali, e con l’utilizzo e la condivisione dei near misses. In merito a questo sarà molto importante l’applicazione dei break formativi, nuovo strumento di formazione per tutti i lavoratori, come predisposto dal Ccnl dei metalmeccanici e dall’accordo firmato l’8 ottobre del 2018 tra le parti datoriali e le organizzazioni sindacali.
BREAK FORMATIVI
L’accordo prevede linee guida per la sperimentazione dei Break Formativi e per lo sviluppo di progetti formativi congiunti Rls/Rspp. Il Break Formativo è una metodologia innovativa di formazione dei lavoratori che non si svolge in un’aula tradizionale o mediante e-Leaming, ma direttamente nei luoghi in cui si svolgono le lavorazioni, all’interno dei reparti o presso le postazioni di lavoro. Un percorso formativo basato sul coinvolgimento attivo dei lavoratori nel percorso di miglioramento continuo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I break formativi sono collocati durante l’orario di lavoro in funzione delle esigenze tecnico-organizzative e sono finalizzati a migliorare l’efficacia della formazione dei lavoratori sulla sicurezza elevando il livello di apprendimento, apportando un aggiornamento continuo riguardo ai rischi legati alla mansione, al luogo di lavoro, alle attrezzature/sostanze utilizzate ed alle tecniche di prevenzione e mantenendo alta la percezione del rischio. L’erogazione della formazione tramite i break formativi è adottata previa consultazione degli Rls. Il preposto è aggiornato su contenuti e programma dei break riguardanti il gruppo di lavoratori di riferimento. Le modalità di attivazione e svolgimento dei break formativi sono illustrate ai lavoratori da parte dei preposti, Rspp ed Rls, anche congiuntamente. L’ obiettivo generale della formazione congiunta è quello di rafforzare, con un sistema partecipato e condiviso, le relazioni, la comunicazione e la collaborazione fra Rls ed Rspp al fine di migliorare la cultura in materia di salute e sicurezza sul lavoro e sviluppare un efficace sistema di prevenzione e protezione in azienda.
NEAR MISS
I quasi infortuni vanno considerati come dei veri e propri infortuni. La stessa rilevanza deve essere conferita anche a tutti quegli infortuni che non hanno prodotto interruzioni dell’attività lavorativa e giorni di assenza dal lavoro (assenza superiore a un giorno oltre a quello del verificarsi dell’evento), perché hanno avuto solo conseguenze lievi e non sono registrati nell’apposito registro. Proprio in virtù della loro natura stessa, non è possibile stabilire prima se un evento può rientrare in questa categoria oppure no.
Ogni singolo evento deve essere oggetto di una valutazione prima di essere inserito tra i near misse; tale valutazione a volte può essere però difficile e soggettiva. Solo una stretta collaborazione tra Rspp ed Rls può fare in modo che tutto rientri in una collaborazione e trasformare l’evento in formazione aiutare i lavoratori a essere consapevoli. La consapevolezza del rischio e una sana e matura leadership consente agli Rls e agli Rspp di svolgere un processo di miglioramento continuo. Il miglioramento continuo come citato nella norma UNI ISO 45001 consente di applicare una politica della sicurezza sul lavoro coinvolgendo i lavoratori, rendendoli consapevoli dei rischi che quotidianamente sono parte della loro quotidianità sia nel lavoro che all’interno della loro vita privata.
Come sempre i tuoi articoli offrono grandi spunti di riflessione, nuove consapevolezze e suggerimenti per un miglioramento di cui il mondo del lavoro ha bisogno. Buon lavoro