Cari lavoratori,
questo sedicesimo numero di Fabbrica società rappresenta una sorta di bilancio sulle principali attività svolte negli ultimi mesi e in modo particolare degli avvenimenti e delle vertenze che si sono chiuse, ma anche e soprattutto di quelle ancora aperte.
Non posso non partire questo mio editoriale senza far riferimento all’avvenimento più importante che ha catturato nei giorni scorsi l’attenzione non solo di tutta la Uilm, ma anche della Confederazione, oltre che l’attenzione mediatica nazionale.
Dal 10 al 12 aprile, infatti, si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle Rsu ed Rls nello stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto, dal 1° novembre ArcelorMittal. L’appuntamento ha coinvolto emotivamente tutta la Uilm nazionale che ha sostenuto con grande determinazione la Uilm tarantina.
Lo stabilimento di Taranto, con i suoi 8.200 lavoratori, è il più grande d’Italia e l’elezione è avvenuta dopo una lunga fase di amministrazione straordinaria che si è conclusa il 6 settembre con l’importante accordo realizzato al ministero dello Sviluppo economico tra noi e i nuovi proprietari. E’ stata una grande prova di democrazia, di partecipazione al voto, hanno votato circa il 93% dei lavoratori.
Nonostante le difficoltà la Uilm ha confermato il suo primato. Il 40% degli operai e il 36% degli impiegati hanno votato le liste della Uilm. Il grande risultato è stato ottenuto soprattutto grazie al consolidato rapporto di stima e di fiducia che i lavoratori hanno nei confronti della nostra organizzazione, rapporto che dura ormai da circa 26 anni.
Per quanto riguarda Leonardo, invece, abbiamo definitivamente concluso la fase di elaborazione della piattaforma di secondo livello. Attendiamo quindi una data d’incontro con il gruppo dirigente per poter illustrare i contenuti della piattaforma stessa, approvata con oltre il 90% dei consensi dai lavoratori.
Abbiamo inoltre concluso la lunga fase di illustrazione del CCSL di Fca CnhI e Ferrari, mai come in questo momento abbiamo ricevuto da parte di tutti i lavoratori un consenso unanime sui contenuti sia economici che normativi contenuti nel nuovo contratto.
Infine, questo numero coincide con due ricorrenze importanti: quella del 25 aprile e quella del 1° maggio.
Anche quest’anno il 25 aprile si carica di grande significato, sono state programmate molteplici iniziative in tutta Italia. Sono contrariato delle polemiche di autorevoli esponenti del governo e della politica. Il 25 aprile per noi rappresenta una data importante per cui vale la pena mettere da parte le inutili e sterili polemiche. Non ci sono vittime di serie A e di serie B, i fatti di sangue che hanno coinvolto la nostra Nazione devono essere condannati senza se e senza ma. Le violenze e le morti subite dai fascisti vanno condannate, così come vanno condannati i massacri delle foibe. Dobbiamo quindi festeggiare il giorno della Liberazione d’Italia, senza nessun condizionamento di natura politica, perché ricordare serve a evitare che fatti del passato possano di nuovo accadere.
Il 1° maggio invece quest’anno si carica di grande significato: Cgil Cisl e Uil hanno voluto incentrare la grande manifestazione sui temi del lavoro, dei diritti, dello stato sociale e dell’Europa. Ormai questa festa rappresenta per tutti gli italiani, i giovani e i meno giovani, una delle occasioni più importanti per rilanciare proprio i temi del lavoro. La manifestazione nazionale si terrà a Bologna con la partecipazione dei tre Segretari confederali Landini, Furlan, Barbagallo.
Vi saranno contemporaneamente decine di manifestazioni in tutta Italia. Io ho il piacere quest’anno di portare la voce della Confederazione alla manifestazione di Cerignola, in provincia di Foggia. Non poteva esserci certamente luogo più suggestivo per commemorare questa importante giornata di lotta.
Queste due date però non esauriscono il programma di mobilitazione, perché nei prossimi due mesi continueranno le iniziative sia confederali che categoriali. Infatti, oltre alle manifestazioni della Pubblica Amministrazione, della Scuola e dei Pensionati, abbiamo programmato lo sciopero generale dei metalmeccanici il 14 giugno 2019. Infatti il 2 maggio terremo gli esecutivi nazionali unitari di Fim Fiom e Uilm, a Roma, proprio in preparazione dello sciopero. E infine il 22 giugno la manifestazione nazionale di Cgil Cisl e Uil a Reggio Calabria per rilanciare il Mezzogiorno d’Italia.