Si è svolto il 13 novembre scorso il Coordinamento Uilm Fincantieri alla presenza del Segretario generale, Rocco Palombella. È stata come sempre un’occasione di confronto per fare il punto sulla situazione dei vari stabilimenti e delle diverse realtà del Gruppo. Quello che è emerso con forza è che occorre partire dagli ottimi risultati per risolvere alcune persistenti criticità, a partire dalla redistribuzione dei carichi di lavoro.
NUMERI RECORD
Tanto per cominciare, particolare apprezzamento è stato espresso per i risultati raggiunti in termini di ricavi e di Ebidta (in aumento), e per i numeri record raggiunti: attività per 32,5 miliardi e 104 navi in portafoglio. “Si tratta di risultati degni di un grande lavoro di squadra, frutto di professionalità e qualità del prodotto, che poche aziende di queste dimensioni e di questo settore possono vantare”, ha sottolineato il responsabile nazionale Uilm del settore, Michele Paliani.
QUESTIONI APERTE
Rispetto al trend positivo e fortemente in crescita, la Uilm ritiene che sia indispensabile e doveroso aprire una discussione di merito sul carico di lavoro nei cantieri di Pelermo e Castellamare.
Inoltre, nel corso del Coordinamento si è discusso sulle criticità relative all’applicazione e alla gestione dell’integrativo, spesso motivo di scontro nei vari siti produttivi. “Una commissione valuterà tutti gli aspetti legati all’integrativo e le diverse carenze – spiega Paliani – a breve formulerà una proposta complessiva di rinnovo, con la consapevolezza che il tempo stringe, la scadenza è al 31 dicembre, ed è per questo che abbiamo già calendarizzato diversi incontri per concretizzare la nostra proposta”.
MONITORARE LE ASSUNZIONI
Per restare in tema di elevati carichi di lavoro, sempre nel corso del Coordinamento è emerso che in Fincantieri non risultino nuove assunzioni di personale con qualifica di operaio. Per questo, si è deciso di effettuare una mappatura che metta nero su bianco la modalità in cui vengono utilizzate le ditte in appalto e quali attività svolgono, per avere un quadro generale di questa enorme modalità di lavoro, in cui buona parte della manodopera proviene dall’estero. Insomma, pur nella consapevolezza che in questi anni (in particolare gli ultimi due), Fincantieri abbia assunto nuovo personale altamente qualificato, la Uilm monitorerà affinché vengano presi in considerazione anche altri lavoratori.
CONTRATTO CON WINDSTAR
Il 15 novembre è arrivata la notizia del contratto di oltre 200 milioni che Fincantieri ha firmato con Windstar. Così Palermo può tirare un lungo sospiro di sollievo. Proprio a Palermo, infatti, le navi della società armatrice di Seattle verranno allungate e ammodernate. I lavori prenderanno avvio nella primavera del 2019 con l’inizio della costruzione del primo troncone di allungamento e si concluderanno entro novembre 2020 con la consegna della terza e ultima unità, con una sosta media in cantiere di circa quattro mesi per ciascuna nave. Interessante la parte che riguarda gli attuali motori principali, riduttori e diesel-generatori che saranno sostituiti con nuovi motori di ultima generazione conformi allo standard IMO Tier III corredati da SCR, nuovi riduttori, nuovi alternatori e nuovo quadro elettrico principale. “Insomma parliamo di futuro – conclude Paliani – proprio perché la partita si giocherà su motori in grado di ridurre i costi, ma soprattutto il livello di inquinamento marittimo”.