Si è svolta a Roma il 1° ottobre scorso, presso l’Hotel Parco dei Principi, l’Assemblea Nazionale della Uilm dal titolo “Ilva: Obiettivo raggiunto” a cui hanno preso parte oltre 700 delegati provenienti da tutta Italia. L’Assemblea era aperta anche alle altre categorie della Uil, alle Unioni regionali, ai Servizi e tutta la confederazione. La grandissima e calorosa partecipazione è stata al di sopra di ogni più rosea aspettativa.
MARCHIO UILM
Ad aprire i lavori è stato il Segretario organizzativo Uilm, Roberto Toigo, che ha sottolineato come sia importante condividere questi momenti, come squadra e come Organizzazione. “Abbiamo bisogno di capitalizzare questo risultato che porta il nostro marchio – ha detto – ma allo stesso tempo dobbiamo restare con i piedi ben piantati a terra, perché dobbiamo gestire purtroppo tante altre delicate vertenze”. Subito dopo ha consegnato al Segretario generale Rocco Palombella una targa in ricordo di questa bellissima giornata, ma soprattutto in ricordo del 6 settembre, giorno della firma dell’accordo.
TENACIA E DETERMINAZIONE
A quel punto tutta la sala è stata con gli occhi puntati sullo schermo per la proiezione di un video in anteprima che racconta un anno di intensa trattativa e i retroscena della “notte dell’Ilva” fino all’epilogo positivo della firma.
Palombella ha dato il via al dibattito con la sua relazione. Il Segretario ha iniziato parlando della nuova Manovra finanziaria, di ammortizzatori sociali, prima di concentrarsi sul tema del giorno, e cioè l’Ilva. “Una partita che abbiamo portato avanti dal primo giorno, senza cedere mai a compromessi e ad out out, come quello che il 10 maggio scorso ci aveva dato l’ex ministro Calenda e che non azzerava gli esuberi – ha sottolineato – con il cambio di Governo è subentrato a Calenda l’attuale ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, a cui va il merito di aver accolto le istanze del sindacato consentendoci di arrivare all’intesa a cui avevamo sempre lavorato”. Palombella ricorda infatti che questo accordo è frutto di un negoziato portato avanti con tenacia e determinazione: “La Uilm ha tenuto sempre la barra dritta per arrivare a un accordo, come quello del 6 settembre scorso, che prevedesse zero esuberi e i migliori adeguamenti ambientali, perché abbiamo sempre creduto che si potessero tenere insieme ambiente e lavoro”. Un accordo su cui il 93% del lavoratori di tutti gli stabilimenti Ilva d’Italia ha detto “sì”.
LA PAROLA AI NOSTRI
Le sue parole sono state accolte con un’ovazione da parte di tutti i presenti in sala. E così sono intervenuti alcuni delegati: Daniele Pallini da Piombino, Fabio Ceraudo da Genova, Alberto Pastorello da Novi Ligure, Simone Lucchetti da Terni, Antonio Rodà da Trieste e Giuseppe De Giorgio per Taranto. Insieme a loro è intervenuto anche il responsabile nazionale Uilm del settore siderurgico, Guglielmo Gambardella, che insieme a Palombella ha seguito passo passo tutta la vicenda Ilva.
UNA GRANDE OCCASIONE
A prendere la parola è stato poi il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, che partendo dall’Ilva ha allargato il discorso affrontando i delicati temi confederali. Inevitabile il riferimento alla manovra appena varata dal Consiglio dei ministri. “Aspettiamo di vedere i testi – ha ribadito Barbagallo – e di capire se le risorse che verranno postate serviranno per la ripresa economica oppure no. Se riprende l’economia i debiti si ripagano, se l’economia continua a ristagnare i debiti non si riescono a pagare. Non vogliamo fare le cassandre e siamo disponibili a fare la nostra parte, me serve il confronto. Peraltro – ha proseguito – così come il dialogo e la partecipazione sono stati fondamentali per ottenere un ottimo risultato per l’Ilva, altrettanto lo possono essere su altri temi, come il fisco e le pensioni”.
L’ARRIVO DI DI MAIO
Chiaro il messaggio indirizzato al Governo e, in particolare, al ministro Luigi Di Maio che è arrivato in quel momento. Barbagallo lo ha ringraziato per il ruolo svolto nella trattativa relativa al colosso siderurgico e lo ha poi sollecitato a realizzare una manovra economica che tenga conto delle rivendicazioni sindacali. Dal nostro podio il ministro Di Maio ha voluto lanciare un messaggio molto chiaro: “Questa è l’occasione per fare del bene per il Paese e come Governo non abbiamo nessuna intenzione di sprecarla”. Neanche noi.