Colleghe e colleghi,
Venerdì scorso 28 Marzo, si è svolta la riunione congiunta tra le RSU e OO.SS. delle sedi di Roma e Milano, Assolombarda, Confindustria Bari e l’azienda Exprivia per l’esame congiunto previsto dal CCNL a seguito dell’apertura della procedura di Cassa Integrazione da parte dell’Azienda.
All’apertura dell’incontro, l’Azienda ci ha comunicato che:
- la CIGO viene aperta per il numero complessivo dei lavoratori presenti nelle sedi interessate, ma a detta dell’azienda questo è a scopo puramente cautelativo. Al momento viene confermato che la procedura si apre solo per le sedi di Roma Tintoretto e Bufalotta, e per le sedi di Milano Castelletto e Valtorta
- per i lavoratori coinvolti la CIGO verrà considerata a partire al 23 Marzo al fine di recuperare eventuali giornate di ferie dell’anno in corso utilizzate dai lavoratori nella scorsa settimana.
- I lavoratori coinvolti inizialmente, già a partire da Lunedì 23 Marzo, sono stati stimati in un numero di circa 50 persone per Milano e circa 40 per Roma ed è relativo alle persone attualmente non allocate su commessa. I numeri potranno mutare settimanalmente in base alle eventuali commesse che dovessero subire cambiamenti.
- Tra i lavoratori attualmente individuati, la più colpita dalla CIGO è la Digital Factory Open Network (ex Telco&Media) con circa il 50%. Si tratta di lavoratori precedentemente impegnati presso il cliente SKY, che ha subito un fermo delle attività. Un altro 25% circa appartiene alla Digital Factory SAP; un altro 20% circa, complessivamente, alle aree Aereo spazio, Finance e Staff, a causa di una diminuzione dei carichi di lavoro. Il restante 5% di personale di varie aree per cui non è possibile la messa in smartworking.
- Per tutti i lavoratori coinvolti dalla CIGO, si tratterà di una cassa integrazione a zero ore, ad eccezione di un numero limitato di persone di staff a cui saranno richiesti soltanto 1 o 2 giorni di Cassa a settimana.
- Le settimane di CIGO potranno anche non essere consecutive
Le RSU e le OO.SS. delle varie sedi coinvolte hanno avanzato le seguenti richieste:
- anticipo della cassa da parte dell’Azienda
- possibilità di rotazione della CIGO in modo da evitare che si perda la maturazione dei ratei dei vari istituti (ferie/PAR/13ma) per i lavoratori coinvolti.
- messa in atto di strumenti volti a tutelare la tenuta retributiva di tutti i lavoratori coinvolti
L’azienda ha risposto che:
- per come è strutturata l’Azienda e il lavoro, la proposta della rotazione è ritenuta inapplicabile. Quindi salvo pochi casi eccezionali, non è prevista la conversione di lavoratori inattivi come risorse da utilizzare in altri ambiti, e conseguentemente l’azienda non garantirà, e nemmeno integrerà, la maturazione degli istituti di ferie, PAR e 13ma.
- per quanto riguarda l’anticipo della CIGO da parte dell’azienda, questa proposta al momento non viene ritenuta assecondabile. La decisione è stata motivata dal fatto che, nonostante al momento non si prefigurino cali di lavoro e fatturazione di dimensioni notevoli, in via prudenziale l’azienda si riserva di rivalutare attorno al 20 Aprile se contribuire con l’anticipo, ed eventualmente per il solo mese di Aprile stesso. Quindi per coloro che verranno messi in CIGO sarà garantita nella busta paga del 5 aprile solo la parte relativa ai giorni effettivamente lavorati e di ferie, mentre la restante parte, a partire dal 23 Marzo fino a fine mese, verrà erogata con i tempi e le modalità dell’INPS.
Da parte nostra abbiamo fatto presente che il fatto che un’azienda come Exprivia, con migliaia di dipendenti, che non riesca a sostenere l’anticipo della cassa integrazione per sole 90 persone lancia un forte segnale di allarme.
Inoltre abbiamo fatto notare che poiché più del 90% dei lavoratori (oltre 1.750 persone) è stato messo in smart working, senza percepire il buono pasto del valore di 7 euro, questo genera per l’azienda un saving mensile di diverse centinaia di migliaia di euro, che l’azienda potrebbe impiegare per l’anticipo degli stipendi ai lavoratori in cassa integrazione
La risposta dell’azienda su questo punto è stata ancor più sorprendente perché ci ha risposto che tali risorse sono state utilizzate per acquistare le dotazioni di sicurezza per l’emergenza Coronavirus!!!
Abbiamo replicato all’azienda che, pur con tutte le spese intraprese per sanificare le sedi e per fornire alla popolazione aziendale DPI e strumenti per lo smart working, ha comunque diminuito e diminuirà le normali spese mensili, generando un risparmio molto superiore per l’azienda rispetto all’anticipo di cassa integrazione per i lavoratori che verranno coinvolti, e che ci sarebbero margini per prevedere anche un minimo di integrazione.
L’azienda ha inoltre rifiutato anche la nostra ulteriore proposta di iniziare ad anticipare almeno la CIGO per il mese di Marzo, adducendo come motivazione il fatto che siccome si tratterà di pochi giorni lavorativi, secondo le loro stime gli importi complessivi degli stipendi non dovrebbero subire una significativa diminuzione.
Ovviamente nessuno di noi pensava che sarebbe stato un incontro facile e risolutivo di tutte le questioni poste, ma proprio in virtù della situazione eccezionale, francamente ci saremmo aspettati quantomeno una risposta positiva relativamente all’anticipazione da parte dell’azienda del pagamento degli stipendi per i lavoratori posti in Cassa Integrazione.
Al momento l’unica promessa che siamo riusciti a strappare è stato un aggiornamento su base settimanale sull’evolversi della situazione e, OVVIAMENTE, la richiesta di comunicazioni tempestive riguardo qualsiasi mutazione in positivo o negativo delle decisioni che saranno prese.
Per quanto ci riguarda, ribadiamo al momento il nostro totale disaccordo sulle azioni intraprese perché riteniamo che non volgano al bene sia finanziario, ma anche psicofisico dei lavoratori, né al bene dell’azienda.
Abbiamo anticipato all’azienda che queste modalità operative turbano la tranquillità di tutti i lavoratori, soprattutto quelli in commessa che nonostante tutte le difficoltà tengono in piedi l’azienda e abbiamo ricordato che per le aziende come la nostra è fondamentale il commitment dei dipendenti.
Riteniamo che proprio per il lavoro che svolgiamo, che si basa per una percentuale molto alta sulle competenze personali, l’azienda dovrebbe avere più riguardo rispetto alle risorse tutte. L’azienda è forte se noi lavoratori siamo forti, e una perdita di fiducia da parte dei lavoratori si tradurrebbe senza ombra di dubbio in una sconfitta per l’azienda.
Noi non ci arrendiamo
RSU Exprivia Roma Tintoretto
RSU Exprivia Roma Bufalotta
RSU Exprivia Milano Castelletto
RSU Exprivia Milano Valtorta
RSU Exprivia Molfetta
RSU Exprivia Trento
RSU Exprivia Vicenza
Fim, Fiom Uilm Nazionali