“Nella bozza di decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri sembrerebbe esserci una norma, fatta su misura per l’ex Ilva di Taranto, che prorogherebbe la cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2023. Si continua ad affidare le sorti di migliaia di lavoratori a decreti legge, continuando ad eludere, come è avvenuto in questi ultimi anni, il confronto sindacale”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.
“Siamo stati contrari alla concessione della cassa integrazione straordinaria per 3 mesi per lo stabilimento ex Ilva di Taranto e per 12 mesi per gli altri stabilimenti del Gruppo, poiché non c’erano e non ci sono le condizioni per collocare 3mila lavoratori in cassa integrazione” spiega il leader Uilm.
“Non esiste un Piano industriale, non esiste un Piano di riorganizzazione e non c’è una crisi del mercato dell’acciaio – continua – Gli impianti possono produrre entro i limiti previsti dall’Autorizzazione Integrata Ambientale e tutti i lavoratori potrebbero rientrare al lavoro”.
“Il Governo con questo provvedimento continua a premiare una gestione fallimentare e irrazionale degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia” aggiunge.
“Con la concessione della cassa si continuano a sprecare tempo e risorse anziché affrontare il problema della governance” conclude.
Ufficio Stampa UILM