“I lavoratori dell’Ilva, dopo 32 ore di sciopero e una grande manifestazione a Roma, non sono nemmeno riusciti a tornare a casa e trasmettere alle proprie famiglie un po’ di fiducia, che è arrivata la doccia gelata della decisione del Giudice che ha rigettato l’istanza dei commissari sulla continuità di marcia dell’altoforno 2”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo la decisione del Giudice Maccagnano sul ricorso presentato da Ilva As sull’afo 2.
“Non voglio giudicare la decisione del Giudice – dichiara il leader Uilm – ma ritengo che questa situazione sia l’ultimo tassello di una trattativa sempre più in salita, che vede allontanarsi una soluzione che vada nella direzione della tutela della salute, della salvaguardia dell’ambiente, della garanzia dei livelli occupazionale e della continuità produttiva”.
“Anche in questa situazione drammatica – continua – mi sento di trasmettere un messaggio di speranza nei confronti dei lavoratori e del lavoro che porteranno avanti le istituzioni”.
“Con la fermata dell’altoforno 2 – conclude – si prefigurano scenari preoccupanti che potrebbero portare fino alla chiusura dello stabilimento di Taranto e alla fermata degli altri siti italiani del gruppo. Questa decisione, inoltre, potrà inasprire il contenzioso tra Arcelor Mittal e lo Stato italiano”.
Ufficio Stampa Uilm