“L’incontro di oggi in videoconferenza con il Ministero del Lavoro per l’esame congiunto sulla cassa integrazione in deroga per i 2.500 lavoratori dell’ex Ilva di Taranto si è concluso con un mancato accordo con le organizzazioni sindacali. L’azienda ha dichiarato, come già di voler presentare la richiesta alla competente Regione Puglia, per accedere allo strumento della cigs. Non vogliamo confrontarci sulla sede di discussione di un ammortizzatore sociale, ma, coerentemente con quanto abbiamo sempre dichiarato, per noi le priorità sono un piano industriale con un cronoprogramma definito che salvaguardi l’ambiente, l’occupazione diretta, indiretta e in Amministrazione straordinaria, la produzione, secondo quanto previsto dall’accordo del 6 settembre 2018, l’unico firmato e votato dai lavoratori. Non vogliamo parlare di cassa integrazione ma di progetto industriale che veda il cambio immediato della governance con il passaggio dello Stato nella maggioranza societaria e una prospettiva di lavoro per tutti”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm e Responsabile settore siderurgico, e Davide Sperti, Segretario Uilm Taranto.
Ufficio Stampa UILM