“Questa mattina abbiamo incontrato il Ministro Urso e i commissari straordinari nello stabilimento di Novi Ligure e gli abbiamo ribadito che questo è un sito con enormi capacità industriali che deve ritornare ad esprimere tutte le sue potenzialità. In questi anni di gestione ArcelorMittal la professionalità e le competenze dei lavoratori sono state mortificate: cassa integrazione, luoghi insicuri e mancanza di una prospettiva sono state le condizioni in cui sono stati costretti a lavorare con la precedente gestione. Ci sono responsabilità chiare di questo disastro sociale ed economico. Ora, con la discontinuità nella gestione, ci aspettiamo un nuovo piano industriale che ridisegnerà la nuova Ilva e con un’attenzione anche al sito di Novi, a cui devono essere ridati sia il valore industriale che la giusta dignità ai lavoratori. È chiaro che il rilancio di Novi è legato alla risalita produttiva di Taranto e, quindi, auspichiamo che si creino quanto prima le condizioni. Siamo consapevoli che i danni prodotti in questi ultimi anni sono enormi ma l’attenzione del ministro Urso su questa vertenza e l’impegno dei commissari Quarata, Fiori e Tabarelli ha riacceso la speranza in un possibile futuro. È una sfida enorme che richiede il massimo senso di responsabilità da parte di tutti. L’ex Ilva di Novi Ligure deve ritornare ad essere una fabbrica normale”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Alberto Pastorello, Segretario Uilm Alessandria.
Ufficio Stampa UILM