Abbiamo appreso, da fonti diverse, che sarebbe stata costituita un’ Associazione di dipendenti “funzionale” al nuovo assetto societario ed all’ assegnazione della prevista quota di azioni a favore dei lavoratori ex Alcoa in Sider Alloys Italia, all’insaputa di Istituzioni, Sindacato e degli stessi ex lavoratori Alcoa.
La notizia ha suscitato grande perplessità nella nostra Organizzazione ma immaginiamo che l’iniziativa abbia suscitato la stessa perplessità presso il Ministero dello Sviluppo Economico che avrà acquisito l’informazione con le nostre stesse modalità; stupore e perplessità sia nelle modalità che nella tempistica, ma soprattutto sui motivi (al momento alla Uilm ancora ignoti) della mancata formale evidenza dell’operazione alle Organizzazioni Sindacali ed alle Istituzioni.
E’ chiaro che il compito di accertare i fatti spetta innanzitutto ai responsabili del Ministero e di Invitalia, in particolare a quest’ultima che si appresterebbe ad entrare nel capitale sociale di Sider Alloys Italia.
Nel caso in cui venisse confermata la costituzione dell’ Associazione senza il previsto coinvolgimento di tutti gli ex lavoratori Alcoa, sia per la definizione dell’atto costitutivo e per lo statuto, tale iniziativa porrebbe una seria questione di adeguata trasparenza e controllo del processo di rilancio del sito si Portovesme; anche su questo aspetto è compito dei soggetti competenti e garanti del progetto di rilancio verificare l’adeguatezza e la coerenza rispetto alle regole ed agli adempimenti previsti.
Del resto è noto che la Uilm ha già sollevato, nelle recenti riunioni in sede ministeriale, una serie di questioni incoerenti con gli impegni, assunti da Sider Alloys, a partire dal diritto di precedenza dei lavoratori ex Alcoa nelle assunzioni della nuova società; a tutt’oggi Sider Alloys non è stata in grado di fornire i dettagli, nei numeri e nei ruoli, delle già assunzioni effettuate.
Abbiamo già richiesto, con Fim e Uilm, un incontro al MiSE e MMLL al fine di assicurare la prosecuzione degli ammortizzatori sociali, in scadenza il 31 dicembre, visto ormai il ritardo accumulato di 9 mesi dall’annunciato affidamento dei lavori di revamping da parte di Sider Alloys .
La Uilm al tempo stesso ha posto la necessità di una verifica sullo stato dell’arte del progetto di rilancio del sito ex Alcoa di Portovesme.
Auspichiamo che l’ingresso di Invitalia (sulle cui tempistiche invitiamo ad una profonda riflessione) nell’azionariato di Sider Alloys Italia possa rappresentare un punto di svolta per acquisire gli elementi di certezza che fino ad oggi sono mancati.
La Uilm continuerà a vigilare ed informare i lavoratori ex Alcoa sull’evoluzione della vertenza.
Uilm Nazionale