“Abbiamo chiesto nuovamente tempi stretti per la conclusione dell’accordo per il contratto per la fornitura dell’energia per lo smelter SiderAlloys di Portovesme perché i lavoratori in mobilità non possono più sopravvivere con il modesto sostegno economico della mobilità in deroga decurtato e pagato ogni anno con infiniti ritardi”. Lo dichiara Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm del settore metallurgi, al termine dell’incontro tenutosi in videoconferenza, al quale hanno partecipato la sottosegretaria Alessandra Todde e Giorgio Sorial per il MiSE, i rappresentanti di Invitalia, Regione Sardegna e SiderAlloys.
“Abbiamo avuto conferma dell’impegno di tutti i soggetti interessati – continua Gambardella – nel voler raggiungere una soluzione per far ripartire la fabbrica di alluminio del Sulcis”.
“In questo momento – prosegue – il prezzo dell’energia è molto favorevole e la conclusione del contratto con Enel renderebbe ancora più sostenibile il business plan di SiderAlloys”.
“Auspichiamo – aggiunge – che le interlocuzioni con l’operatore finanziario-assicurativo, coinvolto nell’operazione per prestare ulteriori garanzie per riavvio della produzione di alluminio, possano portare ad una soluzione positiva, alla luce della maggiore disponibilità di Enel a raggiungere un’intesa”.
“Ci associamo all’invito fatto dalla sottosegretaria Alessandra Todde a Invitalia, SiderAlloys ed Istituzioni – conclude – ad impegnarsi ulteriormente ognuno per la propria parte per raggiungere l’obiettivo della ripartenza dello smelter che rappresenterebbe anche quella di un intero territorio”.