Si è svolto questa mattina, 20 novembre, l’Esecutivo nazionale della Uilm in videoconferenza. Il Segretario generale, Rocco Palombella, ha introdotto la discussione facendo una panoramica completa di tutte le questioni che riguardano il mondo sindacale e metalmeccanico.
“Avevamo riassaporato, anche se per un breve periodo, il gusto di andare sui territori, di parlare di persona con i lavoratori – ha detto Palombella – ma purtroppo siamo ricaduti nell’incubo della pandemia e stiamo oggi attraversando quella che gli esperti chiamano seconda ondata”.
“Le Regioni sono divise e, ogni giorno che passa, le restrizioni possono aumentare o essere allentante. Intanto i protocolli aziendali a cui avevamo lavorato durante il Lockdown di marzo hanno funzionato e stanno funzionando, a oggi le fabbriche non risultano essere luoghi di focolai”, ha continuato. Il problema però è un altro: “Le fabbriche che hanno resistito al coronavirus quanto potranno resistere alla chiusura del Paese e alle restrizioni che minano la nostra economia? I posti di lavoro persi stimati sono 600mila, ci troviamo di fronte a un dramma inimmaginabile”.
Secondo il Segretario generale della Uilm non si può aspettare la data del 20 marzo, quando cioè scadrà la proroga del blocco dei licenziamenti, ma occorre provare a provocare una discussione per individuare – Governo e sindacati – quali interventi si possono mettere in campo per favorire la ripresa dell’attività produttiva ed economica. “Occorre ripensare l’orario di lavoro e gestire le flessibilità per tenere i lavoratori al lavoro”, ha spiegato Palombella.
Il Leader dei metalmeccanici della Uil si è poi concentrato sui rinnovi dei contratti nazionali di lavoro e in particolare su quello Federmeccanica-Assistal.
“È chiaro che la pandemia ha inciso sul negoziato, ma nonostante questo abbiamo continuato a incalzare la parte datoriale, perché eravamo e restiamo fermamente convinti che rinnovare il contratto significhi dare nuova linfa all’economia, un impulso ai mercati e una un aiuto alla ripresa dei consumi”.
Lo sciopero del 5 novembre, come ha spiegato Palombella, ha prodotto un primo risultato positivo: il confronto con Federmeccanica-Assistal riprenderà il 26 novembre con una plenaria ristrettissima in presenza. “E non sarà, ci auguriamo, un confronto privo di contenuto perché pare che la nostra controparte abbia finalmente elaborato dei testi nel merito dei contenuti della nostra articolata piattaforma”. Al centro resta il nodo del salario, ma questo è parte della trattativa.
Anche sul fronte Confapi, orafi argentieri gioiellieri e Confimi sono stati fatti passi in avanti ed è certo che il rinnovo del contratto dei metalmeccanici traccerà la strada.
Palombella non ha potuto fare a meno di citare le vertenze aperte al ministero dello Sviluppo economico, a partire dall’ex Ilva per passare alla Whirlpool di Napoli, solo per citarne alcune. Un accenno è stato fatto anche a Leonardo, a Piombino, ad Acciai Speciali Terni e alla fusione Fca-Psa: “La conclusione di questo processo può avere impatti importanti sugli stabilimenti Italiani e tutto l’indotto – ha detto il Segretario generale della Uilm – perché dobbiamo essere consapevoli del fatto che le fusioni possano essere pericolose se non governate bene. Basti pensare a quella Indesit-Whirlpool”. Tutte le vertenze vanno valutate e discusse per garantire la continuità lavorativa.
Infine, Palombella ha ricordato a tutti che presto si svolgeranno le elezioni per l’Assemblea dei delegati di Cometa a cui Fim Fiom Uilm parteciperanno con una lista unitaria. Intanto mètaSalute, grazie all’impegno della Uilm, ha avviato anche per quest’anno la procedura per l’iscrizione al Fondo dei familiari a carico.
“Ci aspetta un periodo difficile, soprattutto perché non avremo la possibilità di vederci di persona ancora per un periodo medio-lungo, ma non ci fermeremo e sfrutteremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per continuare a svolgere il nostro lavoro e a contagiarci di democrazia”, ha concluso Palombella.
Ufficio stampa Uilm