Si è svolto questa mattina, 26 maggio, l’Esecutivo nazionale Uilm. All’ordine del giorno l’approvazione del rendiconto consuntivo 2020 e la discussione del rendiconto preventivo 2021; la conclusione della fase di consultazione sul Ccnl Federmeccanica/Assistal; l’aggiornamento contrattuale Confapi, Confimi, Cooperative, Orafi e Artigianato; infine, lo stato vertenziale.
Temi introdotti dal Segretario organizzativo, Roberto Toigo che si è concentrato in modo particolare sul bilancio, approvato all’unanimità.
“Quella di oggi è una occasione importante – ha esordito il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella – siamo una organizzazione solida e matura. Ci muoviamo in un quadro difficile che vede la perdita di circa 1 milione di posti di lavoro dall’inizio della pandemia e il blocco dei licenziamenti rischia di provocarne altre 500mila. La perdita di Pil per il nostro Paese – continua – si attesta intorno al 10% e il peso maggiore è stato pagato dalla manifattura, dal turismo e dal commercio”.
La fotografia è quindi quella di un’Italia in estrema difficoltà che dovrà usare la boccata di ossigeno del Recovery Fund non solo per guardare al futuro, ma soprattutto per progettarlo salvaguardando il grande patrimonio industriale.
“Una luce nel buio è stato naturalmente il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici che presto andrà in stampa per essere distribuito ai lavoratori – spiega Palombella – e ci stiamo avvicinando alla firma anche per tutti gli altri rinnovi di Confapi, Confimi, Cooperative, Orafi e Artigianato”. Il leader dei metalmeccanici della Uil ha poi anche accennato agli integrativi di Electrolux e Leonardo, appena conclusi.
Palombella ha poi concentrato il suo discorso sulle diverse vertenze aperte, a partire dall’ex Ilva, per passare a Embraco, Bekaert, Blutec, Elica, Whirlpool, Sider Alloys, Piombino e molte altre. “La situazione è drammatica – prosegue – siamo stati convocati dal ministro al Ministero dello Sviluppo economico, ma senza avere alcuna soluzione. Nonostante continuiamo a chiedere da mesi l’apertura di tavoli di settore, anche su questo fronte non ci sono novità. Bene hanno fatto, inoltre, Cgil Cisl e Uil a organizzare un presidio a piazza Montecitorio il 28 maggio su tre punti cruciali come la sicurezza, il blocco dei licenziamenti e le crisi aziendali”.
La discussione è proseguita con gli interventi dei componenti dell’Esecutivo che hanno contribuito a delineare il quadro complessivo della situazione che stiamo vivendo. “Noi riusciremo a ripartire e andare avanti solo se saremo finalmente in grado, una volta per tutti, di andare avanti con le nostre gambe”, esorta Palombella nel suo discorso conclusivo. “Noi non dobbiamo spegnere l’attenzione e la spinta importante sui rinnovi contrattuali che stiamo per completare, non dobbiamo mai smettere di programmare iniziative e incontri, non dobbiamo smettere – conclude – di cercare un’interlocuzione con il governo e spingerlo a prendere delle decisioni chiare nell’interesse dei lavoratori e del Paese”.
Ufficio stampa Uilm