Il 20 novembre 2020, si è riunito con modalità “da remoto”, l’Esecutivo Nazionale Uilm per una valutazione sulla situazione economica e sociale del Paese e nello specifico dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti.
L’incontro è stato introdotto da una relazione del Segretario generale, Rocco Palombella, che dopo aver fornito un quadro della situazione, si è soffermato sulle attività sindacali che la Uilm deve svolgere nelle prossime settimane.
Vi sono temi di grande rilievo per i lavoratori che hanno una dimensione confederale e l’Esecutivo nazionale Uilm condivide quanto sostenuto dalla UIL sia per quanto ottenuto, per esempio con il blocco dei licenziamenti e il rifinanziamento della Cigo Covid19, sia per quanto dovrà essere oggetto di confronto con il Governo, per esempio nella direzione della riforma del fisco, degli ammortizzatori sociali e della definizione di adeguate politiche industriali.
Tra questi temi di rilievo confederale, dobbiamo rimarcare ancora una volta l’esigenza di erogare con immediatezza le prestazioni sociali a favore dei lavoratori.
Vi sono poi argomenti di specifica competenza della categoria e tra questi le priorità sono sicuramente il rinnovo dei Contratti nazionali per incrementare il salario e le tutele dei lavoratori e le vertenze aziendali sia laddove ci siano problemi industriali e occupazionali sia dove vi siano le possibilità di rinnovare o prorogare i contratti aziendali.
La convocazione da parte di Federmeccanica e Assistal per il 26 novembre di una riunione per sottoporre a Fim, Fiom e Uilm una loro proposta per il rinnovo del contratto rappresenta un primo successo dell’iniziativa sindacale con lo sciopero del 5 novembre, svolto con responsabilità, mantenendo la distanza sociale, ma con altrettanta determinazione nel chiedere un rinnovo contrattuale che oltre a rispondere alle esigenze dei metalmeccanici, può rappresentare anche un elemento di certezza e un volano per la ripresa economica.
Si tratta ora di realizzare in tempi brevi un negoziato concreto e stringente, anche se con le difficoltà dovute agli spostamenti e allo svolgimento delle riunioni, e ci attendiamo che la proposta e l’atteggiamento della controparte sia coerente con questa impostazione.
Anche gli altri contratti nazionali in corso di rinnovo, quello per i 500 mila dipendenti delle imprese artigiane, scaduto il 31 dicembre 2018, il CCNL delle Cooperative metalmeccaniche scaduto a fine 2019, quello dell’industria orafa, argentiera e del gioiello, scaduto il 30 giugno 2020 e quello con Unionmeccanica scaduto il 31 ottobre 2020, ovviamente potranno beneficiare in termini positivi di uno sblocco della trattativa con Federmeccanica e Assistal.
La definizione con la Confimi di un accordo di riallineamento dei minimi contrattuali a quelli del resto del settore rappresenta un fattore positivo perché supera uno squilibrio che si è realizzato negli ultimi mesi, ma non è il rinnovo del CCNL e il negoziato deve proseguire da subito.
Anche le vertenze aziendali dovranno essere svolte con la massima attenzione e la massima determinazione, anche perché alcune vicende si trovano in una fase che non consente ulteriori rinvii.
Infine, dovranno essere seguite con attenzione anche i rinnovi delle RSU, che spesso si concludono con buoni risultati per la nostra Organizzazione.
Approvato all’unanimità