Si è svolta, in data 3 aprile, in video/audio conferenza, la riunione tra FIM FIOM UILM nazionali, le segreterie territoriali, le RSU e la Direzione aziendale di ENGIE (ITALIA e SERVIZI) per esaminare la necessità di ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria Covid-19.
L’azienda ha illustrato nel corso della riunione le motivazioni del ricorso all’ammortizzatore sociale a seguito alla contrazione dell’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 in atto sul territorio nazionale.
La CIGO verrà richiesta per un numero massimo di 2.054 lavoratori per la Engie servizi e 369 lavoratori per la Engie Italia in tutte le sedi del territorio nazionale e per una durata massima di 9 settimane a decorrere dal 1 Aprile per la Engie Italia e dal 6 Aprile 2020 per la Engie Servizi.
L’Azienda si impegnerà compatibilmente con la fungibilità delle mansioni, ad attuare una rotazione tra il personale da collocare in CIGO che prima della Cassa fruirà delle ferie residue.
Il trattamento di CIG verrà anticipato mensilmente dall’azienda che, inoltre garantirà la maturazione per intero dei ratei di 13ma/ferie/PAR. Il trattamento di CIG verrà integrato dall’Azienda in proporzione all’utilizzo con un riconoscimento economico aggiuntivo.
Le Direzioni aziendali della ENGIE (Servizi e Italia) si sono rese disponibili ad effettuare verifiche a livello territoriale e nazionale sull’utilizzo della CIGO e sui criteri di rotazione che saranno attuati.
Fim Fiom Uilm nazionali