Dichiarazione di Gianluca Ficco, responsabile del settore elettrodomestico della Uilm nazionale
“Con l’ 81 per cento di voti favorevoli , 716 si’, 167 no e 31 schede nulle, i lavoratori dello stabilimento Electrolux di Porcia (Pordenone) hanno confermato l’accordo del 21 maggio sul piano di riorganizzazione della fabbrica”. Ad annunciarlo é Gianluca Ficco coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici.
L’intesa per il sito di Porcia era stata raggiunta tra sindacati ed azienda la mattina dello scorso 21 maggio presso il Ministero del Lavoro a Roma: l’ accordo in questione prevedeva esuberi di personale ridotti a 309 unità, 61.6 milioni di euro d’investimenti nel triennio da parte dell’azienda, una nuova organizzazione del lavoro all’interno del sito. Ora il nostro compito –
dichiara Ficco – é quello di vigilare sull’effettiva realizzazione della organizzazione del lavoro detta a vincolo, nonché sullo svolgimento della Cassa integrazione a rotazione, architravi dell’accordo”. Proprio a riguardo dell’organizzazione del lavoro in quello che è il più grande stabilimento d’ elettrodomestici d’Europa, va sottolineato che l’intesa prevede l’aumento del gettito produttivo orario delle linee di montaggio senza aggravare i carichi di lavoro: il gettito passa difatti da 85 a 94 pezzi l’ora (l’Electrolux originariamente ne chiedeva 99), ma sarà adottato un nuovo e più favorevole tipo di organizzazione del lavoro detto ‘a vincolo’, che diminuisce il passo individuale, vale a dire la velocità di esecuzione della prestazione, e utilizza un maggior numero di soccorritori, che sostituiscono i lavoratori addetti al montaggio durante le pause brevi: in tal modo la prestazione di ciascun lavoratore non aumenta e si ha un maggior utilizzo degli impianti”.
“Infine – conclude il sindacalista – dobbiamo rendere atto al management italiano di aver convinto la casa madre svedese a portare nel nostro Paese un investimento di grandi dimensioni e di vitale importanza in un momento di crisi economica mondiale. Insieme lavoreremo affinché quest’investimento produca i risultati sperati per salvaguardare il futuro di Porcia, nell’interesse delle migliaia di persone che, direttamente o indirettamente, vi lavorano”.
Ufficio Stampa Uilm
Roma, 29 maggio 2009