Lunedì 8 aprile 2019 si è tenuto a Bologna l’incontro previsto tra l’azienda, il Coordinamento nazionale rsu e le segreterie nazionali di Fim-Fiom e Uilm per discutere del piano industriale per lo stabilimento di Susegana.
La Direzione aziendale ha illustrato nel dettaglio le modifiche e le richieste in termini di assetti orari, volumi, modelli, modalità di produzione, standard ergonomici, nuove direttive europee sul risparmio energetico e esigenza di nuove competenze professionali nelle nuova fabbrica che dovrebbe andare a regime nel 2022. Nel triennio è previsto un investimento complessivo di 130milioni di Euro di cui 35 milioni sul nuovo prodotto e 80 nel processo produttivo mentre i restanti 15 verranno investiti in sicurezza, ergonomia, formazione ed altro.
Il piano industriale conferma gli attuali volumi – pari 800mila pezzi annui – e, per produrli, è stata avanzata dall’azienda la richiesta di utilizzo degli impianti su sei giorni. L’azienda ha proposto l’orario di lavoro a cui si è già fatto ricorso a Susegana: 6 ore per tre turni per 6 giorni con l’esclusione dell’ultimo turno del sabato, con assorbimento delle Rol e riproporzionamento delle 32 ore di ex festività a 28,8 ore, con 265 giorni lavorativi all’anno.
L’azienda ha proposto lo schema orario già utilizzato nello stabilimento di Susegana:
- 1° turno di 37,30 ore settimanali su sei giorni con orario 5,45-12,00 dal lunedi al sabato;
- 2° turno di 36,45 ore su sei giorni con orario 12,00 – 18,15 dal lun. al ven. e 12,00 – 17,30 il sabato
- 3° turno di 32,30 ore settimanali su 5 giorni con orario 18,15 – 01,00 dal lunedi al venerdi.
Verranno installate due nuove linee per le quali l’azienda chiede di definire una nuova velocità di produzione di 100 pezzi ora e di 104 pezzi ora nel premontaggio, è previsto il mantenimento di una linea tradizionale per soddisfare la domanda residuale del prodotto Cairo. E’ previsto il rientro di alcune attività oggi svolte esternamente. L’azienda chiede questo nuovo regime di orario per i seguenti reparti o aree produttive: le due nuove linee, il premontaggio, gli impianti tecnologici, il magazzino, la qualità, la manutenzione
Gli impatti occupazionali sono stati quantificati dall’azienda in 60 lavoratori in esubero, di cui circa 40 dovrebbero avere accesso al pensionamento con le nuove norme. Le due linee nuove prevederanno un impiego medio di 60 addetti per ogni turno (oggi sono 63) e i reparti tecnologici impiegheranno 39 addetti in luogo degli attuali 50. L’organico a regime prevede 553 lavoratori sulle linee, rispetto agli attuali 628 attuali, mentre restano invariati gli addetti alla qualità e alla logistica e aumentano invece da 30 a 45 i manutentori.
Nell’incontro l’azienda ha illustrato alcuni degli interventi che prevede per migliorare l’ergonomia utilizzando gli standard internazionali a partire dalla analisi preventiva degli indici ocra: linee stop and go, introduzione di postazioni di lavoro sedute e rotazioni degli addetti sulle postazioni, interventi di automazione nelle postazioni con indici ergonomici critici, la microregolazione dell’altezza delle postazione con la dotazione di pedane e la definizione di diverse altezze di lavoro nelle postazioni, la rotazione del frigorifero per permettere di lavorare in modo più agevole.
È stato presentato un programma di riqualificazione del personale per aree – manutenzione, qualità, magazzino e produzione – per le competenze di base necessarie sulle nuove tecnologie (meccatronica, robotica, software e automazioni, inglese, saldatura induzione, termoformatura, disegno tecnico, elettronica, meccanica, uso di strumenti digitali) oltre che per le competenze più generali e trasversali.
La delegazione sindacale ha espresso soddisfazione per il volume e qualità dell’investimento annunciato e ha chiesto all’azienda di aprire un confronto sulle richieste avanzate dalla stessa per definire soluzioni condivise a partire dagli assetti orari e velocizzazioni, temi su cui faremo le nostre considerazioni e proposte.
Sugli impatti occupazionali abbiamo chiesto all’azienda la disponibilità a discutere di nuovi incentivi, in linea con quanto stabilito nel gruppo anche recentemente, e la disponibilità ad individuare percorsi per far fronte alle esigenze di una fabbrica con una elevata età anagrafica media.
Mercoledì 10 p.v. sono previste assemblee dei lavoratori per informare sullo stato della discussione in atto.
Coordinamento Rsu Electrolux
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 9 aprile 2019