Nell’incontro tenutosi oggi online con Electrolux è proseguito il confronto per il rinnovo del Contratto integrativo di gruppo.
La Parte aziendale ha presentato uno studio sui nuovi modelli di business, fortemente influenzati da volatilità della domanda, informatizzazione e automazione dei processi, attenzione al cliente, globalizzazione della produzione, tempestività delle consegne. Questo scenario sicuramente impone flessibilità per fronteggiare i cambiamenti di mercato, ma a nostro parere richiede anche relazioni sindacali più partecipative per un reale coinvolgimento dei lavoratori, nonché una rivisitazione della filiera produttiva che garantisca forniture stabili grazie a una maggiore prossimità geografica.
La Direzione di Electrolux Elettrodomestici ha poi presentato dei nuovi indicatori per il futuro premio, anche se si tratta di indicatori già utilizzati ad altri fini nelle fabbriche da anni. Per la qualità, viene individuato il service call rate, che indica la quantità di interventi avvenuti nel primo mese di vita delle apparecchiature in rapporto alla media ponderata dei volumi prodotti negli ultimi 12 mesi; sul tema per noi sarebbe importante riuscire a distinguere la natura e quindi la causa dei difetti. Come indicatore di tempestività viene individuato il manufacturing unit flexibility, che misura la capacità di evadere gli ordini settimanali, senza però che assumano rilevanza gli imprevisti sorti all’ultimo momento. Come indicatore di efficienza viene individuato l’indice di miglioramento dell’efficienza della manodopera diretta e indiretta variabile rispetto all’anno precedente depurata dei volumi e del mix produttivo. In ogni caso si tratta di indicatori che negli anni scorsi sono stati sostanzialmente raggiunti nelle fabbriche italiane. Per la redditività infine viene assunto l’Ebit europeo.
Per quanto concerne Electrolux Professional, sono presentati indicatori analoghi e già utilizzati negli stabilimenti: per la qualità il service call rate, per la tempestività l’affidabilità di produzione (che misura la produzione effettuata rispetto a quella programmata), per l’efficienza l’indice di efficienza produttiva (che esprime il rapporto fra ore lavorate e ore ciclo, depurate dalle perdite imputabili a fattori esterni di cui viene riconosciuto l’addebito), nonché l’indice di produttività del magazzino ricambi costruito specificamente per questo reparto. Anche in questo caso la serie storica mostra che gli indici negli anni passati sono stati sostanzialmente raggiunti. Infine per la redditività il Professional considera l’Ebit Italia.
La Direzione aziendale ha poi dichiarato la disponibilità a lasciare ai lavoratori la scelta di percepire parte dell’ammontare del premio di risultato sotto forma di flexible benefit, anche incentivando tale facoltà.
Il confronto riprenderà a gennaio.
Uilm nazionale