Oggi Fim, Fiom, Uilm si sono incontrate con Electrolux Professional per analizzare la situazione del neonato gruppo quotato in borsa, che conta 13 stabilimenti e 3.800 dipendenti nel mondo.
È stato prorogato l’accordo sulle misure di sicurezza contro la diffusione del Covid e con esso tutte le attività di prevenzione e precauzione messe in campo coerentemente con quanto definito dai DPCM, ciò al fine di contrastare potenziali focolai, poiché la lotta alla pandemia è legata alle azioni messe in campo, ma anche dal comportamento prudenziale a cui ognuno deve attenersi.
La pandemia ha colpito duro il settore dell’ospitalità (ristorazione, alberghi etc); Electrolux Professional, nonostante le nuove acquisizioni realizzate negli USA e in Italia nel settore del beveraggio che ne hanno rafforzato la capacità di presentarsi al mercato come un’azienda in grado di offrire un servizio completo e diversificato, ha subito un calo del fatturato. Si continua a fare ricorso alla CIGO per fronteggiare i cali di produzione ed a tal proposito abbiamo chiesto che ci sia una maggiore rotazione al fine di evitare decurtazioni salariali eccessive su poche persone. Una nota positiva rispetto il calo del fatturato è determinato dal valore aggiunto dei prodotti realizzati che hanno permesso di proseguire sul fronte degli investimenti seppur con il criterio specifico di progetti necessari ad essere più aggressivi sul prodotto. Nel contempo si sta cercando di riportare all’interno alcune attività di preassemblaggio e componentistica al fine di saturare maggiormente le ore di lavoro. La pandemia ha bloccato gli oltre 10 anni di crescita del Professional. Le parti si sono date appuntamento a fine settembre per verificare il quadro generale che ad oggi appare costernato da parecchie incertezze.
Uilm Nazionale