“In un momento di estrema difficoltà, ci sono importanti realtà industriali come Electrolux che investono in Italia con una strategia di medio termine puntando sulla centralità del lavoratore, sulla sostenibilità ambientale e produttiva con l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050. Così si salvaguarda l’occupazione e si vincono le sfide future legate alla digitalizzazione e alla transizione ecologica. Il raddoppio degli investimenti rispetto al 2018 nel nostro Paese, dove sono occupati oltre 5.600 dipendenti, dimostrano quanto sia centrale l’Italia nel futuro del Gruppo”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine della visita degli stabilimenti di Susegana e Porcia del Gruppo Electrolux.
“Un esempio di questo è la nuova linea produttiva ‘Genesi’ nel sito di Susegana per la produzione automatizzata di frigoriferi da incasso, con il ruolo fondamentale ricoperto dal lavoratore e la riqualificazione professionale attraverso un percorso formativo importante. Allo stesso tempo, nel sito di Porcia – continua – sono stati realizzati e sono previsti rilevanti investimenti innovativi e nuovi modelli di lavatrici e lavasciuga di alta gamma, con particolare attenzione all’ergonomia e alle nuove competenze necessarie ai lavoratori”.
“Per effetto del cambiamento delle abitudini quotidiane causate dal Covid, si prevedono aumenti dei livelli produttivi, ferme restando le difficoltà attuali nell’approvvigionamento di materie prime – sottolinea – In questo modo si garantisce occupazione e sostenibilità ambientale, e noi siamo pronti a fare la nostra parte per difendere e rafforzare il futuro industriale nel nostro Paese”.
“Riteniamo – aggiunge Palombella – che la strategia proattiva messa in campo dall’azienda, con investimenti nel medio lungo termine che vedono al centro i lavoratori, sia un forte segnale per riuscire a superare le attuali emergenze e affrontare le sfide”.
“Da parte nostra – conclude – continuerà a esserci un rapporto costruttivo con Electrolux, come già abbiamo dimostrato nel rinnovo dell’integrativo, andando sempre nella direzione della salvaguardia occupazionale e del patrimonio produttivo italiano”.