Il piano industriale presentato oggi da Electrolux consolida e rafforza la presenza del gruppo svedese in Italia, attraverso 140 milioni di investimenti previsti nel triennio 2019-2021 per le fabbriche italiane. Da questo computo è escluso il settore Professional, oggetto di uno spin-off, per il quale andrà affrontato un ragionamento specifico. A questi investimenti, l’azienda aggiungerebbe ulteriori 130 milioni, da deliberare, destinati a una radicale trasformazione della fabbrica di frigoriferi di Susegana, con importanti interventi riguardo l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, sui quali si aprirà un confronto nelle prossime settimane con il coordinamento sindacale. È necessario che il confronto si avvii al più presto possibile per favorire gli investimenti e garantire un futuro stabile ai lavoratori. I volumi previsti per il triennio 2019-21 rimarrebbero costanti, intorno agli 800mila pezzi. A fronte di ciò, l’azienda stima per la fine del triennio in circa cinquanta lavoratori gli esuberi prevedibili, buona parte dei quali maturerebbero i requisiti pensionistici nello stesso periodo.
Alcune criticità occupazionali permangono dai precedenti piani industriali per gli stabilimenti di Porcia e Solaro. La gestione di tali esuberi attraverso piani sociali e importanti incentivi all’esodo ha permesso, soprattutto per lo stabilimento lombardo, di ridurre drasticamente il ricorso agli ammortizzatori sociali.
Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto tra le parti un accordo che estende anche ai lavoratori di Porcia la possibilità di beneficiare di un incentivo all’esodo di 100mila euro, a cui gli interessati dovranno aderire entro il prossimo 8 aprile.
Per lo stabilimento di Solaro è stato chiesta al governo la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà residui in modo più flessibile, in modo da garantire anche per il 2020, qualora fosse necessario, l’utilizzo degli stessi.
Nel complesso accogliamo positivamente il piano industriale, che consolida la presenza della multinazionale svedese nel nostro paese e la estende con l’acquisizione di due nuove fabbriche, la Best di Fabriano, che produce cappe, e la Spm di Modena del settore Professional.
La permanenza e il consolidamento di Electrolux nel nostro paese sono anche e soprattutto il risultato delle lotte e dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno permesso di superare la fase difficile degli scorsi anni con il raggiungimento dell’accordo del 2104.
Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil nazionali
Roma, 8 marzo 2019