“Nella giornata di oggi è stato siglato l’accordo con Electrolux sulle 222 uscite previste per l’Italia dal piano di riorganizzazione e di riduzione del personale annunciato dalla multinazionale. Con l’intesa abbiamo stabilito il criterio esclusivo della non opposizione e dunque abbiamo escluso il timore di possibili licenziamenti”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore degli elettrodomestici.
“Le uscite – spiega Ficco – sono suddivise per stabilimento e per qualifica: a Porcia e Pordenone 36 di produzione e 40 di staff, a Forlì 77 di produzione e 19 di staff, a Solaro 10 di staff, a Susegana 25 di staff, a Cerreto d’Esi 8 di produzione e 5 di staff, ad Assago 2 di staff. Gli operai di produzione sono quindi nel complesso 121, mentre gli impiegati di staff 101”.
“In base a quanto stabilito – prosegue Ficco – le uscite saranno incentivate e subordinate al criterio della non opposizione. In questo modo si scongiura ogni rischio di licenziamento. Quanto agli incentivi, sulla falsariga di quanto già previsto in precedenti accordi di gruppo, sono fissati in 3.000 euro per chi ha i requisiti per la pensione, 12.000 per chi aggancia la pensione entro un anno di naspi, 25.000 per chi aggancia la pensione entro due anni di naspi, 72.000 per chi non aggancia la pensione entro il suddetto periodo.
Si tratta di un accordo che scongiura il timore di licenziamenti generato dall’annuncio della multinazionale di una riorganizzazione globale con ricadute anche per l’Italia”.
“Si è inoltre proseguito – conclude Ficco – con la discussione sul piano di riorganizzazione e di investimenti di Solaro. È stato illustrato il risultato dell’analisi svolta in stabilimento dai delegati sindacali con la direzione di fabbrica sulla futura organizzazione produttiva, al fine di verificare che almeno in fase progettuale non sia previsto un peggioramento delle condizioni di salute e sicurezza. In ogni caso, come sindacato abbiamo posto le nostre richieste per poter provare di giungere ad un accordo: contenere l’incremento dei pezzi ora ad una soglia inferiore rispetto ai 118 richiesti dall’azienda, prevedere un cantiere di verifica della nuova organizzazione del lavoro quando sarà implementata, valutare la fattibilità di un contratto di espansione, definire garanzie di incremento occupazionale degli addetti alla produzione in concomitanza con il futuro incremento del gettito, costituire un bacino formato dai lavoratori che hanno lavorato in stabilimento negli ultimi anni affinché abbiano un diritto di precedenza sulle future assunzioni. La Direzione di Electrolux si è riservata di rispondere ma ha sottolineato che le condizioni di competitività sono essenziali per effettuare l’investimento in Italia. La discussione proseguirà il 17 gennaio e in quella sede speriamo di smuovere le rigidità aziendali”.