“Prosegue il confronto con Electrolux per escludere licenziamenti in tutti i siti e concordare l’investimento a Solaro”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore elettrodomestici.
“Nell’incontro tenutosi oggi a Saronno (Varese), innanzitutto sono state date ulteriori informazioni – spiega Ficco – sulle ricadute sull’Italia del piano di ristrutturazione globale. Più in particolare ci saranno fra impiegati e dirigenti 101 eccedenze, di cui 19 a Forlì, 40 a Pordenone, 25 a Susegana, 10 a Solaro, 5 a Cerreto, 2 ad Assago. Per quanto riguarda i volumi, a Porcia il 2022 si chiuderà con 685.000 pezzi e nel 2023 se ne prevedono 720.000; a Forlì il 2022 si chiuderà con 1.570.000 pezzi e se ne prevedono 1.450.000 nel 2023; a Solaro il 2022 si chiuderà con 780.000 pezzi e se ne prevedono nel 2023 sempre 780.000, ma con una maggiore differenza stagionale fra l’inizio e la fine dell’anno; a Susegana il 2022 si chiuderà con 785 mila pezzi e nel 2023 se ne prevedono 700.000; a Cerreto il 2022 si chiuderà a 118 mila pezzi e nel 2023 se ne prevedono 132.000. Di conseguenza si prevedono fra gli operai 121 eccedenze così distribuite: 77 a Forlì, 36 a Porcia, di cui una decina al magazzino ricambi, 8 a Cerreto. Questo quadro non consentirà stabilizzazioni dei lavoratori attualmente con contratto temporaneo, salvo specifiche assunzioni per particolari profili, e comporterà la necessità di cassa integrazione. Di positivo c’è che la Direzione aziendale ha dichiarato di non voler procedere ad atti unilaterali; come sindacato abbiamo già dichiarato di poter condividere percorsi di uscita incentivati esclusivamente volontari e ammortizzatori sociali esclusivamente conservativi. Chiediamo anche di concordare un diritto di precedenza sulle future assunzioni per i lavoratori temporanei che non sono stati o che non saranno confermati”.
“La seconda parte dell’incontro – continua Ficco – è stata dedicata alla trattativa per l’investimento ipotizzato a Solaro per la allocazione della nuova piattaforma di lavastoviglie. La Direzione aziendale ha dichiarato che, a fronte dell’incremento del gettito orario a 118 pezzi ora, è pronta a fare interventi che riducano le postazioni lavorative con posizioni o operazioni ergonomicamente più gravose, nonché quelle con livelli di saturazione più alti. Inoltre a regime ci sarebbero 60 assunzioni”.
“Come sindacato – conclude Ficco – abbiamo avanzato alcune richieste per poter proseguire col confronto. In primo luogo reputiamo l’incremento da 90 a 118 pezzi ora troppo elevato e dunque chiediamo che sia ridotto; inoltre chiediamo di avviare un confronto coi rappresentanti di fabbrica sugli interventi che in concreto dovranno consentire di non peggiorare ed anzi di migliorare gli indice di salute e sicurezza; chiediamo di quantificare le postazioni aggiuntive da inserire per ciascuna linea. Inoltre chiediamo di chiarire le immediate prospettive produttive al fine di azzerare il prima possibile il ricorso alla cassa integrazione. Per i colleghi con contratto temporaneo, attualmente in forza o che già sono stati in forza, chiediamo di istituire un bacino con diritto di precedenza per poterli richiamare appena la risalita dei volumi produttivi lo consentirà. Vorremmo che Electrolux prenda in considerazione l’apertura di un contratto di espansione per favorire un ricambio generazionale. In ogni caso sarà decisivo il confronto di merito in fabbrica sull’organizzazione del lavoro, che dovrà svolgersi prima del 10 gennaio 2023, data in cui sarà riunito nuovamente il tavolo nazionale”.