Nell’incontro tenutosi a Mestre con il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm, la Direzione aziendale ha confermato il possibile piano di investimenti per lo stabilimento di Susegana, già esposto al Ministero dello Sviluppo economico, pari a 130 milioni di euro, di cui 80 milioni sul processo, 35 sul prodotto e 15 sulle altre voci ad iniziare dalla sicurezza e ergonomia.
Il piano prevedrebbe la allocazione a Susegana della futura alta gamma di prodotti, la costruzione di dieci nuovi impianti tecnologici, quattro flussi logistici ottimizzati e due nuove linee fortemente automatizzate; le nuove postazioni saranno disegnate nel rispetto dei criteri ergonomici (sulla base dei metodi Ocra per gli arti superiori, Niosh per il rachide e Reba per il corpo intero), con una serie di migliorie quali la eliminazione delle fasi di lavoro più gravose, l’aumento delle postazioni in cui è possibile lavorare da seduti (si passerebbe da 3-4 per linea a 8-12) e il fermo del pezzo da montare presso la postazione lavorativa. Gli investimenti inizierebbero già nel 2019, ma le nuove linee, che si aggiungerebbero a una già esistente, e le nuove produzioni partirebbero nel 2022. Dal punto di vista occupazionale in tal modo si avrebbero circa 60 eccedenze nel 2022, quasi del tutto coperte tuttavia con chi nel periodo 2019-2022 potrebbe agganciare la pensione attraverso due anni di Naspi.
L’investimento e la assegnazione a Susegana della nuova gamma di prodotti sono stati, però, subordinati da Electrolux al raggiungimento di un accordo su turni e gettito produttivo. Quanto ai turni, Electrolux intende applicare la forma modificata di 6X6 applicata negli anni ‘90, in cui erano previsti tre turni dal lunedì al venerdì di circa 6,25 ore e due turni il sabato di 6 ore (il differenziale con le 40 ore settimanali contrattuali veniva colmato in parte dall’azienda, in parte con l’assorbimento di Par). Quanto al gettito produttivo, Electrolux sui nuovi impianti dal 2022 prevede un gettito orario massimo di 104 pezzi l’ora nel premontaggio e 100 pezzi l’ora nel montaggio.
La Uilm è consapevole che il nuovo investimento e le nuove allocazioni produttive sono importantissime per il futuro della fabbrica di Susegana, ma dichiara che altrettanto importante è cercare di negoziare le migliori condizioni possibili per i lavoratori sull’organizzazione del lavoro e sulla turnistica.
Innanzitutto chiediamo di approfondire i risvolti occupazionali, per poter verificare le affermazioni di principio fatte dall’azienda, a cominciare dalla dichiarata disponibilità alla riqualificazione professionale (ad es. con corsi di robotica, inglese, linguaggio di programmazione somatic, informatica) e alla reinternalizzazione di alcune produzioni (ad es. relativamente ai quadretti lamiera da coil e alla programmazione schede elettroniche). Inoltre per quanto riguarda la turnistica, la Uilm si è riservata di proporre soluzioni alternative che siano in grado di conciliare le esigenze della produzione e con quelle dei lavoratori, in ogni caso migliorando gli accordi passati.
Infine sul gettito produttivo, la Uilm ritiene che vadano costruiti, con l’effettivo coinvolgimento dei delegati sindacali, condizioni per un lavoro migliore dal punto di vista della salute e del rischio di malattie professionali: il gettito è difatti solo uno degli aspetti importanti, ma forse ancor di più lo sono le saturazioni, l’ergonomia e l’organizzazione del lavoro; oggi Susegana, anche a causa del fatto che le linee sono adeguate ai nuovi standard, è probabilmente lo stabilimento con maggiori problemi, a dispetto del fatto che ha un gettito inferiore a altri stabilimenti, e ciò è intollerabile in una fabbrica moderna che dovrebbe essere oggetto di importanti innovazioni.
La Uilm si riserva, quindi, possibilmente in modo unitario con Fim e Fiom, di avanzare controproposte ad Electrolux, che garantiscano un investimento fondamentale per il futuro, ma che contestualmente tengano presenti le legittime richieste dei lavoratori a migliorare l’ambiente di lavoro e ad avere turni il più possibile corrispondenti alle esigenze di vita.
Uilm Nazionale
Roma, 26 marzo 2019