Premesso che la direzione aziendale fin da subito ha dichiarato di condizionare la riorganizzazione di Porcia ed i conseguenti 22 milioni di € di investimento aggiuntivi, ad un accordo con le OO.SS. e il coordinamento nazionale, finalizzato anche al superamento delle passività dello stabilimento di Porcia, che nel 2008 sono state pari a 15 milioni di €.
Premesso che la delegazione sindacale unitariamente ha sempre ritenuto fondamentale per i destini futuri di Porcia far si che questi investimenti vengano fatti, al fine di tutelare l’occupazione e le condizioni di lavoro, in una fabbrica più efficiente e competitiva.
Tutto ciò premesso, chiediamo un mandato preciso alle lavoratrici e ai lavoratori proponendo i seguenti tre obiettivi:
- Ottenere gli investimenti per una riorganizzazione di Porcia discussa con le OO.SS., definendo un percorso di verifiche periodiche certe, volte a coniugare una nuova azienda più forte e competitiva, che sappia affrontare e vincere le sfide future della competizione internazionale con il miglioramento delle condizioni di lavoro.
- Evitare che la riorganizzazione produca una drastica riduzione dei livelli occupazionali. In ogni caso ribadire il nostro fermo NO ad ogni licenziamento, utilizzando in modo alternativo tutti gli ammortizzatori ed i percorsi di tutela occupazionale disponibili.
- La riorganizzazione non può produrre un peggioramento delle condizioni di lavoro, sia dal punto di vista ambientale e di sicurezza lavorativa nei reparti, sia dal punto di vista dei ritmi di lavoro.
Per fare ciò, il mandato che FIM-FIOM-UILM, la RSU di Porcia e il CN del Gruppo chiedono alle lavoratrici ed ai lavoratori è finalizzato a formalizzare alla Direzione aziendale una proposta fondata sui seguenti strumenti, al fine di ricercare una utile e buona intesa:
- Passaggio dalle attuali 9 linee a 6 (non a 5 come chiede la Direzione aziendale). Una linea in più continua ad essere la soluzione migliore e più idonea, anche al fine di tarare la capacità produttiva a 1,5 milioni di pezzi, come previsto in prospettiva.
- L’utilizzo della CIGS, con l’obiettivo di evitare i licenziamenti ma anche con lo scopo di tutelare i redditi delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso la massima rotazione possibile. A tal proposito, l’utilizzo della CIGS a ore con una modifica temporanea degli orari di lavoro, resta la soluzione possibile, al fine di tutelare i livelli occupazionali e salvaguardare le retribuzioni.
- Disponibilità a discutere nel dettaglio di organizzazione del lavoro, per verificare le condizioni di un superamento dell’attuale modello organizzativo introducendone uno nuovo, che, migliorando le condizioni prestative e mantenendo equivalente lo sforzo lavorativo, possa elevare la cadenza della linea dagli attuali 85 pezzi/ora fino ad un massimo di 91 pezzi/ora.
- Attivare fin da subito la richiesta di un incontro di verifica dell’intesa di Gruppo del 30 Ottobre 2008 presso il Ministero del Lavoro, anche al fine di un certo ricorso ai necessari ammortizzatori sociali e di favorire una condivisa intesa su Porcia.
Questa proposta rappresenta lo sforzo unitario serio e responsabile al fine di giungere ad una intesa e su cui chiediamo l’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
Su queste basi vengono convocate le Assemblee informative e decisionali per il giorno 11 Maggio 2009.
FIM-FIOM-UILM Nazionali
Coordinamento Nazionale delle RSU Gruppo ELECTROLUX
5 maggio 2009