Nell’incontro di coordinamento nazionale tenutosi oggi a Mestre, Electrolux ha presentato un nuovo progetto per Porcia, ha fatto il punto della situazione sulla realizzazione del piano per Susegana e ha fatto cenni anche agli altri stabilimenti. A fronte di un quadro ancora gravido di incertezze ma comunque positivo come sindacato abbiamo chiesto alla Direzione aziendale di stabilizzare i lavoratori temporanei parallelamente al consolidarsi dei volumi e di immaginare soluzioni contrattuali che consentano di richiamare sempre gli stessi lavoratori, evitando il rischio di dover lasciare a casa alcuni per chiamarne di nuovi a causa delle strutture del così detto Decreto dignità.
Per quanto riguarda Porcia, Electrolux ha intenzione di allocarvi una nuova generazione di lavatrici e lavasciuga capace di rafforzare la sua posizione di mercato. Questa è un’ottima notizia che assicura evidentemente una missione produttiva sul medio lungo periodo e che comporterà ingenti investimenti anche sul processo; gli investimenti previsti sono di circa 40 milioni nel 2022 più ulteriori 20 milioni stimati prevalentemente nel 2023. Le maggiori automatizzazioni che la Direzione aziendale intende realizzare produrrebbero potenzialmente 40 esuberi, che però saranno assorbiti dalla crescita dei volumi. Saranno inoltre previsti numerosi corsi di formazione che coinvolgeranno centinaia di lavoratori. I volumi sono previsti in aumento: da 1 milione di pezzi del 2021 si prevede difatti di passare a 1,1 milioni nel 2022 1,2 milioni nel 2023 e nel 2024.
Su Forlì abbiamo invece ricevuto la notizia negativa dello spostamento di 60 mila pezzi dei piani a induzione modello Domino a Satu Mare in Romania.
A Susegana infine procede la realizzazione del piano industriale con un sostanziale allineamento sia dei volumi sia degli investimenti. La ristrutturazione del capannone verrà ultimata nel primo trimestre del 2022, la prima linea è già avviata, la seconda è in fase di installazione.
Nonostante la situazione di incertezza generale, in particolare dovuta al problema delle forniture, reputiamo in ogni caso che occorra dare tutela ai lavoratori temporanei in virtù dell’incremento sei volumi: chiediamo di stabilizzare coloro che è già possibile assumere a tempo indeterminato coerentemente ai programmi produttivi ed inoltre di trovare le opportune soluzioni negoziali per poter dare continuità ai lavoratori con contratti a termine, per sventare il rischio che i lavoratori siano lasciati a casa a dispetto delle necessità produttive anche a causa delle storture della legge. Chiederemo di proseguire il confronto nelle realtà in cui è partito e di iniziarlo quanto prima laddove invece la Direzione aziendale sta provando a sottrarsi.
Uilm Nazionale