Si è riunito a Roma, il 13 dicembre 2023, il Consiglio nazionale della Uilm che è stato introdotto da un’ampia relazione del Segretario generale, Rocco Palombella, che ha svolto un bilancio politico sindacale dell’anno che si sta concludendo e tracciato le prospettive per l’attività del prossimo anno.
Le recenti iniziative sindacali confederali hanno visto un’ampia e convinta partecipazione degli uomini e delle donne della Uilm perché si tratta di tematiche assai rilevanti per le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici quali l’equità fiscale, le pensioni, la parità di genere, la sanità, la lotta all’inflazione e una risposta all’effetto rialzo tassi sui mutui.
E’ inoltre necessario sviluppare una politica industriale che permetta di affrontare le due transizioni, quella ecologica e quella digitale per evitare che queste nei prossimi anni abbiano impatti negativi sui lavoratori dell’industria.
I metalmeccanici sono al centro di questa fase di trasformazione e alle prese con numerose vertenze ai tavoli ministeriali. Dalla siderurgia all’automotive, dall’elettrodomestico alla cantieristica fino alle telecomunicazioni, nessun settore è purtroppo fuori dai rischi legati sia alla transizione ecologica e digitale sia a un’assenza di politica industriale e di prospettiva che anche questo Esecutivo di Governo sta dimostrando.
Il 2024 sarà l’anno in cui il Sindacato dei Metalmeccanici presenterà la piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale che dovrà tenere conto delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici che sicuramente sono gli aspetti retributivi che non potranno essere inferiori a quanto ottenuto con il CCNL in scadenza, anche grazie alla clausola di garanzia che, anche se non in misura completa, ha tutelato i salari dall’impennata inflazionistica.
Occorre anche intervenire sull’elemento perequativo, da un lato aumentandone l’importo ma soprattutto prevedendo che sia garantito a tutti coloro che non svolgono la contrattazione aziendale. Così come dovremo definire che gli aumenti contrattuali non possano più essere assorbibili.
Dobbiamo avviare il dibattito e il confronto sul tema della riduzione dell’orario di lavoro, per tener conto delle nuove esigenze del mondo del lavoro che devono rendere compatibile il lavoro con la vita familiare e gli interessi dei singoli.
Infine, il Consiglio nazionale della Uilm ha discusso della rappresentanza e della rappresentatività, che vedono in molte elezioni delle RSU e in molte realtà provinciali importanti risultati che, tuttavia, non possono ancora essere considerati soddisfacenti: il 2024 dovrà essere un anno che segni un salto di qualità.
Uilm nazionale
Approvato all’unanimità