Si è riunito a Roma, presso la sede della UIL, l’Esecutivo Nazionale Uilm per una valutazione della situazione economica e sociale del Paese e dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti alla luce della pandemia.
La riunione è stata la prima di un Organismo nazionale della Uilm tenuta in presenza dal blocco di marzo e – ovviamente – si è svolta nel pieno rispetto delle norme “antiCovid19”.
Il dibattito è stato aperto da una relazione scritta del Segretario Generale molto ampia, che ha spaziato su molti temi importanti per il mondo del lavoro, proprio perché – anche se l’attività del Sindacato e della Uilm, in particolare, non si è mai fermata – è necessario riprendere l’azione sindacale su basi solide e chiare.
La pandemia, infatti si è aggiunta ai problemi già presenti prima del Covid19 nel mondo del lavoro e in particolare nel mondo del lavoro industriale:
- l’insostenibile pressione fiscale sul lavoro dipendente;
- le imprese, in particolare le multinazionali, che vogliono abbandonare o ridimensionare le attività produttive nel nostro Paese;
- i limiti evidenti del sistema degli ammortizzatori sociali;
- i rischi per l’occupazione.
Oltre ad affrontare e trovare soluzioni a questi aspetti, occorre rinnovare i contratti nazionali per dare risposte economiche e tutele normative ai lavoratori e alle lavoratrici che con più certezze e più reddito disponibile da spendere, possono anche rappresentare un primo volano della ripresa produttiva che è quello che serve al Paese e all’industria.
In questo contesto, l’Esecutivo Nazionale Uilm ritiene necessario che si apra una fase di discussione in tutta l’Organizzazione, per poi portare questi temi all’attenzione dei lavoratori e delle lavoratrici nelle assemblee che – nel pieno rispetto delle norme “antiCovid19” – si devono poter svolgere per coinvolgerli nelle scelte che il Paese dovrà fare, a cominciare dal rinnovo del CCNL che dovrà avere una conclusione rapida e coerente con le richieste della piattaforma.
Approvato all’unanimità