Disuguaglianze; Palombella (Uilm): “Frutto di globalizzazione sregolata, rimettere al centro persone e lavoro sicuro”

“In questi anni, a causa prima della pandemia, poi guerra e ora dell’inflazione record, abbiamo registrato un pericoloso arretramento dei diritti fondamentali, un aumento a dismisura della povertà e delle disuguaglianze sociali, occupazionali ed economiche. Tutto questo è frutto di una globalizzazione e un capitalismo senza regole, incentrato su fondi di investimento che si muovono nel mondo senza tenere conto delle condizioni sociali e occupazionali. Ora ci troviamo in un momento cruciale per il futuro globale dei diritti e del lavoro e per questo è fondamentale, oltre alla mobilitazione necessaria, un’alleanza tra le organizzazioni sindacali e tutte le forze produttive e politiche che vogliono realmente rimettere al centro la persona e il lavoro sicuro”. Lo ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, intervenendo alla Conferenza di metà mandato di IndustriAll Global in corso a Città del Capo (Sudafrica).

“In questo contesto drammatico abbiamo visto l’incapacità della politica nel contrastare questi fenomeni, con l’assenza di vere politiche industriali e occupazionali, non puntando sul lavoro stabile, sull’innovazione tecnologica, sulla ricerca e lo sviluppo e sull’accrescimento delle competenze – ha sottolineato il leader Uilm – Proprio in momenti come questi il ruolo del sindacato diventa fondamentale per un futuro giusto e democratico, rappresentando un punto di riferimento per i lavoratori in tutto il mondo”.

“Si può fermare e contrastare questo progressivo impoverimento dei lavoratori e il mancato rispetto delle tutele e servizi fondamentali – continua Palombella – con politiche attive più efficaci per creare posti di lavoro stabili e duraturi, con un sistema fiscale più equo con una riduzione delle tasse sui lavoratori, con aumenti salariali, con una riforma del lavoro che garantisca tutti, a prescindere dalla mansione e dal contratto applicato”.

“Ci troviamo davanti a un bivio a livello mondiale – chiarisce – i cambiamenti epocali della transizione ecologica e digitale se non verranno affrontati per tempo e in modo adeguato causeranno danni irreparabili. Occorrono programmazione degli investimenti, scelte condivise e strumenti straordinari, come la sperimentazione di forme di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario”.
“Il lavoro e le persone devono essere poste al centro di ogni provvedimento di politica economica, sociale e di impresa – conclude – continueremo a batterci in ogni luogo per un futuro equo, giusto e sostenibile. Serve il lavoro e la responsabilità di tutti”.