Nella giornata di oggi FIM-FIOM-UILM e Fincantieri hanno avuto un confronto con modalità da remoto per affrontare la situazione determinatasi alla luce del DPCM dell’11 marzo e delle conseguenti iniziative sindacali intraprese nei differenti siti.
L’azienda ha comunicato che in aggiunta alle iniziative di prevenzione e di flessibilità organizzativa attualmente in atto provvederà a sospendere tutte le attività dove non è possibile applicare correttamente le disposizioni previste per la prevenzione e a sospendere le attività dei reparti non indispensabili alla produzione.
FIM-FIOM-UILM hanno chiesto che la verifica dell’organizzazione del lavoro, comprese anche le verifiche delle postazione che possono essere oggetto di smartworking e di quali siano le attività da individuare per la sospensione venga fatta a livello di ogni singolo cantiere o sede attraverso il confronto con le RSU e con gli RLS.
Tale confronto avverrà nella mattinata di domani in tutti i siti produttivi.
FIM-FIOM-UILM hanno ribadito che le iniziative di messa in sicurezza, sanificazione, riorganizzazione delle attività vanno fatte attraverso l’uso degli ammortizzatori come è previsto dal DPCM dell’11 marzo (art. 1 punto 7) e con il coinvolgimento delle OO.SS. attraverso apposite intese (art. 1 punto 9).
La salute dei lavoratori è un bene primario da salvagualdare e non è possibile scaricare la crisi in atto sui lavoratori, attraverso l’uso degli istituti dei lavoratori con il ricorso a ferie collettive.
Gli esiti del confronto di domani con Fincantieri saranno portati ai lavoratori per tutte le iniziative del caso.
Fim, Fiom, Uilm nazionali