“Ci sono migliaia di lavoratori che chiedono di tornare a lavoro, nel pieno rispetto della salute e sicurezza, per necessità economiche. I 900 euro di cassa integrazione, quando è stata erogata, non consentono di sostenere le proprie famiglie e mantenere un livello di vita dignitoso. Il Governo intervenga immediatamente con un’integrazione della cassa integrazione e l’estensione della fascia superiore a tutti i lavoratori, a prescindere dal reddito. Si tratta di circa 200 euro in più che possono aiutare i lavoratori in questa gravissima situazione”. Così Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, nel suo intervento a “Studio 24” di Rainews24.
“Ci sono esempi positivi, modelli da sviluppare ed estendere – dichiara il leader Uilm – per programmare una ripresa produttiva in sicurezza. Fca, Ferrari, Marelli, Fincantieri, insieme alle organizzazioni sindacali, hanno approntato dei Protocolli che garantiscono il lavoro nel pieno rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori”.
“La Lombardia è il centro dell’epidemia – prosegue – con migliaia di morti, contagiati e collasso del sistema sanitario. Per queste ragioni dovrebbe essere l’ultima regione a ripartire. Il 25 marzo abbiamo proclamato uno sciopero dei metalmeccanici in Lombardia. Se non saranno rispettate la salute e sicurezza dei lavoratori, metteremo in campo qualsiasi azione per evitare una ripartenza produttiva che possa mettere a rischio i lavoratori”.
“C’è bisogno di una vera discussione e atti concreti del Governo – conclude – per evitare la degenerazione di alcuni settori industriali e aziende che già prima di questa emergenza stavano soffrendo. I lavoratori Whirlpool, ex Ilva e quelli di tante altre realtà già in crisi rischiano di pagare più degli altri gli effetti di questa situazione drammatica”.
Ufficio Stampa Uilm