Coordinamento nazionale UILM ArcelorMittal Questa incertezza non è più sostenibile Il Governo intervenga con risposte chiare sul futuro dell’ex ILVA

 

Nella giornata del 10 novembre si è riunito, in remoto, il coordinamento nazionale delle RSU UILM ArcelorMittal Italia e delle strutture territoriali UILM presieduto dal Segretario generale Rocco Palombella e dal Coordinatore nazionale del settore Guglielmo Gambardella.

Nel corso della riunione è stata analizzata la grave situazione aziendale, le criticità nei diversi siti e le future iniziative nazionali unitarie da assumere.

Da parte dei partecipanti alla riunione sono state ribadite le preoccupazioni sulla grave situazione generata dalla pandemia e delle possibili conseguenze sui luoghi di lavoro.

L’emergenza Covid-19 accentua la già difficile situazione vissuta dai lavoratori nell’ex gruppo ILVA rispetto alla sicurezza. Sono ripresi gli incidenti e i mancati incidenti dovuti, in particolare, all’inadeguata manutenzione degli impianti ed alla insufficiente disponibilità di DPI. Inoltre il record negativo di produzione nel 2020, 3 milioni di tonnellate, ha comportato un ricorso massiccio alla CIGO, con la conseguente perdita salariale per i lavoratori.

L’azienda nella sua incoerenza è completamente chiusa a qualsiasi confronto con i sindacati nel merito delle questioni evidenziate e nel pieno disimpegno sulla realizzazione degli investimenti previsti dai vigenti piani industriale ed ambientale. Mentre pretende dai lavoratori, a suon di provvedimenti disciplinari, un comportamento lineare in un contesto aziendale incerto e con una gestione inadeguata dei siti industriali.

Non è più sostenibile questo approccio aziendale e non è più accettabile il silenzio del governo sulla vertenza ILVA alla vigilia della scadenza del 30 novembre entro cui si potrebbe decidere il futuro di 20.000 lavoratori: non si può continuare a trattare senza tenere in considerazione le pesanti condizioni, lavorative e salariali, vissute dai lavoratori e dalle loro famiglie.

Consideriamo grave la mancanza di univocità nel Governo sul futuro industriale dell’ex ILVA, che rischia di indebolire ulteriormente l’autorevolezza negoziale dei Commissari nei confronti di un grande gruppo industriale determinato nel conseguire gli obiettivi nei tempi prefissati.

Il coordinamento ha auspicato che in tempi strettissimi venga convocata, da parte del ministro dello Sviluppo Economico, una riunione con le Organizzazioni sindacali per fare finalmente chiarezza sul futuro dei lavoratori dell’ex ILVA, in AMI ed in AS, e dell’indotto, parte integrante del sistema siderurgico italiano.

In mancanza di riscontri, come già annunciato precedentemente con Fim e Fiom, saranno intraprese forti iniziative di mobilitazione per pretendere risposte certe sulle prospettive industriali, occupazionali e ambientali dell’ex ILVA.

 UILM NAZIONALE