“La Toscana è un territorio importante per il settore metalmeccanico e manifatturiero italiano, con numerose realtà industriali in diversi comparti produttivi strategici, dalla siderurgia agli elettrodomestici, dalla filiera automotive alla produzione di turbine a gas. Purtroppo, non mancano le crisi industriali annose come quella di JSW Piombino che soffre il mancato riavvio della produzione dopo otto anni dallo spegnimento dell’altoforno, un forte ricorso alla cassa integrazione e l’incertezza sul futuro in attesa del cambio di società. E Gkn, con il rischio che il progetto di industrializzazione naufraghi definitivamente”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Consiglio della Uilm Toscana.
“A queste – continua – si aggiungono altre incertezze, come quella della Whirlpool di Siena dopo la decisione della multinazionale di vendere gli stabilimenti europei. C’è il tema del caro energia e della carenza di materie prime che sta causando un rallentamento produttivo con ricorso alla cassa integrazione. La filiera della componentistica dell’auto è in difficoltà anche a causa della transizione ecologica, anche qui registriamo un forte ricorso alla cassa integrazione, come accaduto alla Magna Mechatronics di Livorno per oltre 500 lavoratori”.
“Ci sono però – aggiunge il leader dei metalmeccanici della Uil – anche aziende che registrano ottimi risultati come la Piaggio di Pontedera (Pisa) dove grazie all’accordo sindacale c’è stata la stabilizzazione di lavoratori a tempo determinato. Positivo l’andamento nei diversi stabilimenti toscani di Leonardo e la prospettiva dell’importante stabilimento di Firenze del Nuovo Pignone-Baker Hughes”.
“Sulla Manovra del Governo abbiamo espresso insieme alla Uil un giudizio essenzialmente negativo, per questo abbiamo messo in campo scioperi e mobilitazioni sui territori. Il lavoro è sparito dall’agenda politica – conclude Palombella – ma noi faremo in modo di farlo tornare centrale, difenderemo i lavoratori e il patrimonio industriale italiano”.