“In questo territorio dobbiamo partire dal fatto che abbiamo in poco più di 80 km due aree di crisi complessa con Piombino e Livorno. Per quanto riguarda la JWS siamo in una fase molto delicata. A settembre si è presentata la possibilità di un investimento del gruppo Danieli-Metinvest ma le incognite sono ancora molte. Attendiamo l’incontro di domani a Piombino dove sarà presente il Ministro Urso per conoscere dettagli e ottenere la garanzia della salvaguardia di tutti e 1.550 lavoratori anche con i nuovi accordi di programma”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Liberty Magona ha grossi problemi finanziari – spiega – a Piombino lo stabilimento lavora in maniera discontinua. Si utilizza la cassa integrazione alternando settimana di ammortizzatori con settimana di lavoro. Pesa la questione dell’ex Ilva, ma con la nomina dei tre Commissari ci auguriamo che questa situazione possa migliorare nel più breve tempo possibile, appena la produzione torna a risalire”.
“Tra le aziende in difficoltà – aggiunge Palombella – ci sono anche la Tenaris Dalmine ha prorogato la cassa integrazione, e Magna che sta subendo la transizione ecologica e digitale come tutte le aziende del comparto automotive. Mentre Leonardo fa volumi importanti, la KME è solida e ben integrata nel territorio, l’Hitachi sta bene così come la Piaggio e la Nuova Pignone”.
“Per dare stabilità al nostro settore e migliorare le condizioni dei lavoratori – esorta il leader Uilm – sarà fondamentale il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal. Lo slogan più salario e meno orario della Uilm è diventato il fulcro della piattaforma. Chiediamo infatti 280 di incremento salariale medio sui minimi e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione. In questo modo vogliamo riavvicinare i giovani alla fabbrica, migliorare l’equilibrio vita-lavoro ma anche affrontare in modo concreto le crisi aziendali e gli effetti della transizione e dell’intelligenza artificiale”.
“Non dimentichiamo tutti gli altri punti della piattaforma, in totale 11. Tra questi – conclude Palombella –anche quello della salute e sicurezza che mai come questo momento assume particolare importanza. Quella dell’Esselunga è l’ennesima tragedia a colpire i lavoratori, in continuità purtroppo con la lunga catena di morti sul lavoro che quotidianamente registriamo lungo tutto il territorio nazionale. Il rinnovo del contratto deve servire anche a questo: i lavoratori non sono numeri, ma persone. E per questo vanno tutelate”.
Ufficio stampa Uilm