“Taranto è una realtà molto importante per il nostro settore, ed è anche il luogo che più di ogni altro è legato indissolubilmente alla vertenza ex Ilva. È chiaro che le pressioni che l’azienda fa al Governo hanno lo scopo di terrorizzare il Governo, affinché metta le risorse o si rischierà la chiusura”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, al Consiglio territoriale della Uilm Taranto.
“Il Governo – aggiunge – deve restare fermo sulla sua posizione, il Ministro Urso deve dire chiaramente cosa intende fare e agire di conseguenza. Il Governo non è un bancomat? Siamo d’accordo che non deve dare soldi senza una garanzia. Per noi la nazionalizzazione è al momento l’unica possibilità, seppur temporanea, per mandare via ArcelorMittal. Siamo molto preoccupati – sottolinea il sindacalista della Uilm – il rischio evidente è di una chiusura e di un fallimento. Per queste ragioni continueremo a fare in queste ore tutto quello che è necessario per salvaguardare tutti i lavoratori diretti, indiretti, dell’appalto e di Ilva in As”.
“Per quanto riguarda le altre realtà importanti del territorio come Leonardo – spiega Palombella – a Grottaglie il 2023 sarà ancora un anno di transizione verso il ritorno alla normalità, ma lo scarico di lavoro non sarà gestito con la scorciatoia della cassa integrazione, piuttosto con il fondo solidale, il fondo nuove competenze, l’utilizzo di ferie e Par. E’ positivo che l’accordo firmato con l’azienda abbia confermato tutti i programmi pianificati, la produzione delle fusoliere del B787 previste e siano state avviate le attività iniziali del programma Euromale 2025”.
“Con la transizione ecologica unita alla crisi energetica tutti saremo messi a dura prova, se non salvaguardiamo il nostro settore manifatturiero questo Paese rischia di disperdere il suo grande patrimonio industriale. Per questo dobbiamo continuare a svolgere il nostro ruolo a difesa dei lavoratori che noi rappresentiamo senza tentennamenti”, conclude.