“Il paradosso di questo territorio così importante dal punto di vista industriale e metalmeccanico è che in un momento così complicato, in alcuni settori come quello navale e della difesa ci sono addirittura delle difficoltà a trovare personale specializzato da assumere. Per esempio, le aziende dell’indotto Fincantieri hanno avviato un corso di formazione per saldatori e carpentieri. Oltre a Fincantieri ci sono altre grandi realtà come Leonardo-Oto Melara e Termomeccanica, fiorente distretto della nautica di lusso. La situazione industriale territoriale attualmente non risente di crisi, ma non possiamo abbassare la guardia”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
“In particolare – continua il leader dei metalmeccanici della Uil – il settore della nautica è in ripresa e non sta, al momento, risentendo in maniera evidente delle sanzioni derivanti dalla guerra in Ucraina, nonostante i cantieri avessero diversi clienti russi. Tutte le aziende soffrono degli aumenti del costo dell’energia e delle materie prime, ma questo è un problema nazionale. L’aumento dei costi va a erodere i margini delle aziende e questo, alla lunga, può creare problemi”.
“Alcune aziende dell’indotto – spiega – hanno qualche difficoltà di approvvigionamento sulla componentistica elettronica, a causa delle difficoltà del mercato mondiale in questo settore. Questo provoca ritardi nelle consegne ma per il momento sono contenuti”.
“Resistere al momento storico che siamo vivendo non è semplice, e questo territorio lo sta facendo. Dopo la pandemia – conclude Palombella – nessuno di noi pensava di trovarsi una guerra al cuore dell’Europa. Questo conflitto inaudito deve finire nel più breve tempo possibile, serve un’azione diplomatica forte e determinata. Noi, come sindacato, restiamo vigili rispetto alle esigenze dei lavoratori, sempre pronti a fare la nostra parte, con i valori che sono il nostro dna. Insieme ce la faremo”.