“Con oltre 60mila metalmeccanici, di cui 50mila nella provincia di Roma, il settore è molto importante in questo territorio. Sono presenti grandi realtà industriali, ma anche un numero consistente piccole e medie aziende. I settori principali sono aerospazio, elettronica, informatica, impianti e ascensoristica. In provincia di Roma non ci sono situazioni di crisi strutturali, per fortuna. La situazione più difficile è quella che vive Essematica, azienda informatica con circa 90 dipendenti, dove è stato comunicato un esubero di 30 persone che con determinazione siamo riusciti a scongiurare con un accordo al ministero lavoro con un contratto di solidarietà al 30% “. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Come sapete – aggiunge – sono in corso trattative per il rinnovo del contratto integrativo in importanti realtà come Leonardo, Telespazio, Dedalus, Siemens e Tke Capgemini e Caf italia, Kone. Per quanto riguarda Stellantis abbiamo chiesto un incontro all’ad Tavares, vogliamo capire quali sono le reali intenzioni dell’azienda sul futuro degli stabilimenti italiani”.
“Mentra la Giulia e la Stelvio vanno bene – spiega Palombella – il Grecale non decolla. Avremo un 2024 ancora difficile, con un quarto di dipendenti in cassa integrazione. Il problema si riflette nelle aziende dell’indotto, in Lear gli ammortizzatori scadono ad aprile e c’è un esubero del 55%, Ma srl lavora su unico turno con esuberi del 40% per effetto dei bassi volumi, in Skf si va avanti con la cassa integrazione, mai effettuata prima. Anche l’indotto che lavora all’interno dello stabilimento Stellantis, come Tecnoservice Logitech e Denso vivono momenti di difficoltà con contratti di solidarietà e senza commesse”.
” A Latina – aggiunge il sindacalista – il tessuto industriale è costituito per la maggior parte da piccole e medie imprese con eccezioni come Leonardo, Slim Aluminium, Sicamb, Aviointiriors. Nel territorio, il settore metalmeccanico continua soffrire dell’aumento dei costi energetici, le aziende hanno difficoltà a sostenere tali costi e spesso sono costrette a modificare le turnazioni, per avere sconti sulle bollette. In questa situazione, le aziende continuano a fare richieste di cassa integrazione”.
“Per tutti questi motivi – conclude Palombella- il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal è di fondamentale importanza. Più salario e meno orario servono per restituire ai lavoratori dignità e la possibilità di conciliare finalmente i tempi di vita e di lavoro. Chiediamo 280 euro di incremento salariale medio nel triennio e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Siamo più determinati di sempre, il rinnovo del contratto deve servire ancora una volta a rilanciare il nostro settore metalmeccanico con coraggio e senza paura”.