“La Campania è da sempre un territorio strategico per il nostro settore con oltre 100mila metalmeccanici. La vertenza della Whirlpool è diventata l’emblema dell’assenza di politica industriale in questo Paese, ci stiamo battendo per assicurare una prospettiva occupazionale ai lavoratori e non arretreremo”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, al Consiglio della Uilm Campania svoltosi oggi, 21 settembre, a Napoli.
“Proprio ieri – ha proseguito – Giorgetti ha parlato di una ipotetica soluzione che potrebbe arrivare al tavolo il 23. Ci auguriamo che finalmente si passi dalle parole ai fatti”.
“I lavoratori di Jabil – ha spiegato il leader dei metalmeccanici della Uil – dopo il danno hanno subito la beffa, a maggio 2020 sono stati prima ricollocati in altre aziende in cassa integrazione e per alcuni di loro adesso è stato disposto un ulteriore trasferimento in Sardegna da parte dell’azienda Orefice. Intanto il piano industriale non convince e noi dobbiamo vigilare affinché sia i lavoratori trasferiti che quelli ancora in Jabil non paghino il prezzo di scelte irresponsabili e sbagliate”.
“Ci preoccupa anche la situazione di Stellantis a Pomigliano – ha aggiunto Palombella – legata alla scarsità di componenti, come i microchip, che sta portando a fermate produttive; e a Pratola Serra per il problema legato alla transizione ecologica. Anche in questo caso la politica italiana, negli anni, non ha pensato a investire per governare cambiamenti preannunciati e che ora ci troviamo a subire. Se l’Italia non diventerà autosufficiente sotto ogni punto di vista, ci troveremo ad affrontare problemi sempre maggiori sulle materie prime e i semiconduttori”.
“Guardiamo con attenzione anche quello che accade in Leonardo a Pomigliano, in particolare nella divisione Aerostratture. Dobbiamo convincere Leonardo a fare scelte di Gruppo, condivise e univoche, per decidere insieme in quale direzione andare. Noi sosteniamo il lavoro, nessun tipo di cassa integrazione o di ammortizzatore sociale. Leonardo – ha continuato – dovrà trovare una soluzione giusta per tutti. Senza dimenticare tutto l’indotto, tra cui Dema, su cui teniamo altrettanto alta l’attenzione”.
“Non dimentichiamo la situazione critica dell’ex Irisbus ad Avellino dove ci sono problemi sulle gare d’appalto. Mentre Fincantieri a Castellammare sta provando a rimettersi in carreggiata, ma dobbiamo fare in modo che l’azienda – ha concluso Palombella – premi le capacità produttive dei lavoratori assicurandogli una prospettiva che vada verso la produzione di navi complete. Anche le istituzioni locali devono fare la loro parte, così come avevano promesso”.
Ufficio Stampa UILM