“Con oltre 50mila metalmeccanici, la Campania è un territorio fondamentale per il nostro settore. Allo stesso tempo è una regione con tantissime vertenze. Le più critiche sono Soft Lab, con circa 400 lavoratori che tra pochi mesi saranno in naspi, Jabil che ha una procedura di cig fino a dicembre ma non vuole rimanere, Dema che è indotto Leonardo ma non si ha un piano industriale, così come la Cam di Benevento. Per quanto riguarda Industria Italiana Autobus, dopo diversi incontri al Ministero non sappiamo ancora chi entrerà in società per risollevarla. E poi Stellantis e l’automotive che risentono della transizione ecologica e digitale in atto”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Stellantis però – aggiunge – ci ha annunciato la scorsa settimana che la produzione della Panda non cesserà nel 2026, anzi proseguirà anche molto oltre quella data, grazie al suo continuo successo di mercato. Questa decisione assicura una missione industriale di lunga durata allo stabilimento di Pomigliano e di conseguenza l’occupazione”.
“Il successo della Panda insieme al lancio della Tonale – spiega Palombella – hanno consentito finalmente di saturare l’occupazione e di superare dal primo di gennaio 2024 un utilizzo della cassa integrazione che durava da oltre dieci anni. Anzi per far fronte alla crescente produzione si è dovuto far ricorso all’arrivo da altri siti di circa mille lavoratori in trasferta, alcuni dei quali sono stati o saranno a breve trasferiti in pianta stabile a Pomigliano su loro richiesta”.
“Ma oggi siamo qui anche per parlare del prossimo rinnovo contrattuale. Insieme a Fim e Fiom – aggiunge il leader Uilm – abbiamo elaborato una piattaforma che sottoporremo a Federmeccanica e Assistal alla fine delle assemplee sui luoghi di lavoro. Al centro delle nostre richieste l’aumento salariale sui minimi di 280 euro al livello medio e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali, da estendersi poi a tutto il settore. In questo modo vogliamo da un lato restituire ai lavoratori il potere d’acquisto perso con l’inflazione, dall’altro avvicinare i giovali al lavoro industriale, bilanciando meglio la vita e il lavoro, e anche affrontare le sfide all’orizzonte come quelle della transizione e dell’intelligenza artificiale”.
“Sono importanti tutti gli 11 capitoli della piattaforma contrattuale – dice ancora Palombella – tra questi anche l’inquadramento professionale, il welfare, la salute e sicurezza, le pari opportunità, gli appalti, le relazioni industriali, la formazione e la partecipazione. Il rinnovo del CCNL dovrà servire a questo – conclude – a tutelare i lavoratori metalmeccanici e tutti i loro diritti acquisiti migliorando sempre di più le condizioni di lavoro e di vita”.
Ufficio stampa Uilm