“Con oltre 50mila metalmeccanici, la Campania è un territorio molto importante per il nostro settore. Allo stesso tempo è una regione con tantissime crisi aziendali come Stellantis a Pomigliano, con una produzione di Panda e Tonale ai minimi e 1 settimana al mese di cassa integrazione, ma anche a Pratola Serra dove si lavora per Ducato, tutto il comparto dell’automotive in generale, e poi Lear, Jabil, Soft Lab e tutta la parte di TLC storicamente in difficoltà. L’aumento smisurato di cassa integrazione denota un andamento negativo dell’intera industria manifatturiera che ha bisogno di risposte urgenti”. Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
“Oggi siamo qui – spiega il Leader Uilm – per parlare dello sciopero Cgil e Uil contro la Manovra e del prossimo rinnovo contrattuale dei metalmeccanici. Il 29 saremo in piazza con tutte le altre categorie della Uil perché ancora una volta il sindacato non è stato preso in considerazione dal Governo sulla Manovra finanziaria. Vogliamo rimettere al centro il lavoro, vogliamo una seria riforma fiscale e delle pensioni, vogliamo una sanità pubblica degna del nostro Paese, così come l’istruzione. Tutti temi al centro della nostra protesta e su cui la legge di bilancio non dà le giuste risposte”.
“La trattativa con Federmeccanica e Assistal – aggiunge – ha subito una brusca frenata, le distanze tra le nostre proposte e la loro ‘contropiattaforma’ sono evidenti e al momento incolmabili. Le otto ore di sciopero servono per parlare con i nostri lavoratori e per dire che continueremo a rivendicare più salario e meno orario, perché crediamo di essere sulla strada giusta”.
“Al centro delle nostre richieste come sapete – aggiunge Palombella – ci sono l’aumento salariale sui minimi di 280 euro al livello medio e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali, da estendersi poi a tutto il settore. In questo modo vogliamo da un lato restituire ai lavoratori il potere d’acquisto perso con l’inflazione, dall’altro avvicinare i giovali al lavoro industriale, bilanciando meglio la vita e il lavoro, e anche affrontare le sfide all’orizzonte come quelle della transizione e dell’intelligenza artificiale”.
“Il rinnovo del CCNL dovrà servire a questo – conclude Palombella – a tutelare i lavoratori metalmeccanici e tutti i loro diritti acquisiti migliorando sempre di più le condizioni di lavoro e di vita”.
Ufficio Stampa UILM