Si è svolto oggi, 25 febbraio, il Consiglio territoriale della Uilm Bergamo-Cremona presso il Centro Congressi di via Papa Giovanni XXIII, nella bellissima sala Oggioni dal luminoso soffitto con vetrate in stile liberty e porte intarsiate ad opera del pittore Gino Marotta. Il Consiglio ha visto la partecipazione di circa 80 delegati del territorio alla presenza del Segretario generale Rocco Palombella e tutta la Segreteria territoriale.
A dare il via ai lavori sotto lo slogan “Impegno rispettato, contratto rinnovato” è stato il Segretario di Bergamo-Cremona, Emilio Lollio, che è entrato nel merito di tutti i punti dell’ipotesi di accordo firmata il 5 febbraio scorso in Confindustria con Federmeccanica-Assistal, a prartire dai 112 euro di incremento sui minimi al quinto livello e la riforma dell’inquadramento.
Subito dopo si è svolto il lungo e accorato dibattito di delegate e delegati dal quale è emerso l’orgoglio e la grande soddisfazione di appartenere alla Uilm, l’organizzazione che ancora una volta ha fatto la differenza essendo stata protagonista di un rinnovo contrattuale che ha restituito dignità a 1 milione e 400mila lavoratori metalmeccanici, di cui 53mila proprio nel territorio di Bergamo.
“Quello di oggi è il primo Consiglio in presenza dopo molto tempo – ha esordito Palombella nel suo intervento conclusivo – e sono orgoglioso che questo avvenga qui a Bergamo, territorio estremamente segnato dalla prima ondata della pandemia e dal quale oggi vogliamo lanciare un segnale di fiducia con il rinnovo del contratto dei metalmeccanici”.
“Ci tengo tantissimo a utilizzare questi momenti insieme, da qui fino al referendum di metà aprile, a discutere con voi – ha aggiunto il leader dei metalmeccanici della Uil – perché fa parte dei nostri valori condividere le idee e indicare la strada. Insieme dobbiamo contribuire, pezzo dopo pezzo, alla costruzione del mondo del lavoro di domani. Il nostro compito è quello di rappresentare al meglio i nostri lavoratori”.
Il territorio di Bergamo-Cremona ha un tessuto industriale molto importante che va salvaguardato e che nonostante tutto resiste proprio grazie alla forza del lavoro e dei lavoratori. Qui si trovano, infatti, delle aziende molto importanti come Tenaris Dalmine, Brembo, Lucchini, Abb, Mazzucconi e l’acciaieria Arvedi. Aziende più piccole, ma importanti e di qualità, come la Sematic sono in difficoltà a causa del noto problema legato alle delocalizzazioni delle multinazionali e per colpa di una miope politica industriale.
“Sono stati persi i sogni, i progetti, la possibilità di disegnare il futuro. La pandemia ha rimesso in discussione tutto e ci ha colpiti allo stesso modo, ma la capacità di reazione dei Paesi è diversa e su questo terreno l’Italia si misurerà – ha detto Palombella – in questo contesto noi abbiamo portato avanti il nostro sogno, abbiamo avuto un progetto e lo abbiamo realizzato con coraggio e determinazione. Abbiamo fatto la differenza”.
Il sindacato agisce insomma su un terreno fatto di concretezza e di verità, la Uilm lo ha dimostrato fortemente con questo rinnovo contrattuale, il migliore degli ultimi anni come emerso anche nel dibattito odierno. “Abbiamo puntato sul salario, lo abbiamo deciso noi – ha ribadito Palombella – e lo abbiamo realizzato grazie alla nostra capacità di negoziare con la controparte e di trascinare anche le altre organizzazioni. Siate orgogliosi, perché abbiamo ottenuto un contratto che scriverà un altro pezzo di storia non solo dei metalmeccanici, ma dell’intero Paese”.
Oltre ai 112 euro di incremento salariale al quinto livello e alla riforma dell’inquadramento, il contratto migliora la formazione, la salute e sicurezza, la tutela delle donne sul lavoro e dei lavoratori degli appalti. “Abbiamo fatto un capolavoro, ora nulla è impossibile”, ha concluso Palombella.
Un lungo applauso alle parole del Segretario generale ha sancito la fine di una giornata emozionante.